È solo l’ultima delle segnalazioni riguardanti insediamenti abusivi lungo il Tevere. Alcune settimane fa il Movimento Storico Romano ha evidenziato la presenza di numerosi “abitanti” nell’enorme traghetto “Tiber II”, arenato da 13 anni e mai rimosso. (CLICCA per leggere la notizia)
BARACCOPOLI TEVERE, ECOITALIASOLIDALE: “ORMAI È PIÙ GRANDE DI TIBERIS”
Il problema, secondo Ecoitaliasolidale, è che nel silenzio generale la baraccopoli sul fiume Tevere si sta via via ampliando, sia per estensione sia per numero di persone che la abitano. “L’insediamento spontaneo che si trova a pochi metri dalla pista ciclabile è stato fatto sgomberare nel periodo di Pasqua dello scorso anno, senza però bonificare l’area e quindi lasciando ciò che rimaneva delle baracche demolite. Ora vi è ancora una volta la presenza di tonnellate di rifiuti, in parte utilizzati per creare nuove baracche”.
“Peraltro – aggiunge il movimento ecologista – parte dei rifiuti sono stati inghiottiti dalle acque del fiume in inverno nelle varie piene, episodi che hanno trasportato sino al mare gran parte di questo materiale causando un elevato inquinamento. Il resto dei rifiuti è tutt’oggi ben in vista sulla golena del Tevere, e di giorno in giorno se ne aggiungono altri, un vero e proprio disastro ambientale”.
SALCE: “SUL TEVERE PERICOLO DI INCENDIO COSTANTE”
«Vi è un inquinamento del suolo, vi sono tonnellate di rifiuti che vengono sversati direttamente nel Tevere e quindi sino al mare, ma anche un forte inquinamento dai fuochi che vengono accesi purtroppo utilizzando anche la plastica, con un pericolo d’incendio costante”, afferma Giuliana Salce, responsabile regionale di Ecoitaliasolidale, che ha effettuato un sopralluogo sul posto.
«Ci troviamo fra la vegetazione della golena e un canneto, con tanto di bombole del gas che potrebbero esplodere. C’è da ricordare come più volte – continua Salce – quel tratto parallelo alla ciclabile è stato interessato da enormi incendi in questi ultimi mesi, causando, pericolo, disagi, inquinamento».
“A CHE PUNTO È IL PROTOCOLLO D’INTESA CAMPIDOGLIO-REGIONE?”
Ecoitaliasolidale ricorda che sul Tevere era in corso un dialogo importante tra Campidoglio e Regione Lazio. Che cosa è stato fatto finora?
“In molti cittadini si chiedono come mai il Comune di Roma, l’Ufficio Speciale Tevere e la Regione non intervengono, a che punto è il protocollo d’intesa sottoscritto fra Comune e Regione per la gestione dei greti dei fiumi, con uno stanziamento di 400mila euro per la realizzazione di un parco di accesso al Tevere, progetto per il quale sarebbe già stata avviata la conferenza dei servizi”.
«Chiediamo immediatamente – concludono Giuliana Salce e il presidente di Ecoitaliasolidale, Piergiorgio Benvenuti – di sgomberare l’insediamento abusivo che di fatto ormai è più grande per estensione e per numero di frequenze estive della nota Spiaggia Tiberis, la rimozione delle tonnellate di rifiuti in quel tratto, la valorizzazione dell’area anche con il contributo di cittadini, associazioni e comitati, ad esempio realizzando un’area giochi e un’area per i cani, bloccando il disastro ambientale esistente. In prospettiva la realizzazione di un Ente Unico di gestione per la complessiva valorizzazione del Tevere»