Nella città eterna continua a tenere banco la questione dei posteggi delle rotazioni e dei venditori “storici”. Ad agosto il vicepresidente nazionale Ana (Associazione Nazionale Ambulanti) , Angelo Pavoncello, ha reso noto il ricorso alle vie legali nei confronti di sindaco di Roma, assessore e dirigenti comunali, con accuse che vanno dall’abuso d’ufficio alla diffamazione, per lo spostamento dei banchi delle rotazioni, attraverso delocalizzazioni temporanee, e degli Urtisti, mandati via dai posteggi storici. «È incredibile – ha dichiarato Pavoncello – come si perseveri con provvedimenti di carattere temporaneo invece di mettere a punto un piano generale regolatore degli spazi e aree pubbliche per il commercio ambulante. Per gli urtisti poi bisogna sottolineare come la legge regionale del Lazio pubblicata sul BURL n. 86 del 2018 dichiara storiche le attività su area pubblica presenti da oltre 50 anni, e questa categoria è nata già alla fine dell’800. Quest’ultimi sono stati spostati peraltro con piantine cartografiche false depositate negli atti del TAR, ragione per cui, nonostante il silenzio dell’amministrazione, porteremo avanti ulteriori azioni per il ripristino e la difesa dei diritti che non ci vengono riconosciuti»
SALE LA TENSIONE
Sono settimane caldissime per gli ambulanti che si vedono cancellare dal calendario le date di fiere e feste religiose a ridosso dell’apertura delle manifestazioni. Proprio nei giorni scorsi il direttivo dell’Ana (Associazione Nazionale Ambulanti) ha tuonato chiedendo che sulla vicenda sia il Governo a ribadire la possibilità di svolgere tali eventi all’aperto, considerata la leicità nell’ambito delle norme in vigore per il contrasto dei contagi da covid-19.
OK A FUOCHI PIROTECNICI MA NON A FIERE
«Vista la gravissima situazione che si sta verificando in Italia – fanno sapere dai vertici di Ana Ugl – con le decisioni assunte da molti Prefetti e Sindaci di non consentire lo svolgimento delle fiere, delle sagre, delle feste religiose e degli eventi su aree pubbliche che si svolgono all’aperto, chiediamo al Governo un intervento urgente che permetta la ripresa del lavoro di migliaia di persone che vivono solo di questa attività. Nelle scorse settimane abbiamo assistito a decisioni assurde in cui, in zone definite area bianca, sono stati autorizzati spettacoli musicali, parchi giochi e fuochi pirotecnici, ma non il commercio su aree pubbliche, trattando gli ambulanti come degli appestati. Invitiamo il Governo ad intervenire con urgenza emanando una circolare esplicativa rivolta ai Prefetti ed i Sindaci con la quale s’intende correggere questi comportamenti e si chiarisca in ultimo come la Legge n. 87 del 17 giugno 2021 preveda lo svolgimento delle fiere in presenza, anche su aree pubbliche, con le prescrizioni del green pass e nelle modalità già specificate».
TANTE CANCELLAZIONI
È un settore che non trova pace quello delle sagre e feste popolari, manifestazioni che da ormai due anni non conoscono la parola programmazione. Dall’alta primavera del 2021 ad oggi, nelle province laziali sono saltate all’ultimo rassegne importanti, figlie delle tradizioni del territorio. In alcuni casi, pur andando in scena, gli eventi non hanno previsto la presenza degli ambulanti. Esplicativa l’organizzazione della sagra della fragole di Nemi che è stata svolta in modalità virtuale. Cancellate le feste di San Magno ad Anagni e Sant’Agnello a Guarcino in provincia di Frosinone; saltati appuntamenti a Gaeta, Terracina (Fiera della Madonna del Carmine e fiera della Madonna della Delibera), Pontinia (festa di Sant’Anna a fine luglio) e Latina; annullate in provincia di Roma la festa del fungo porcino di Lariano (ragioni organizzative) e la sagra delle Telline a Ostia prevista per settembre (decisione dei promotori), solo per citarne alcune. «Per gli ambulanti è estremamente complicato andare avanti visto che anche i ristori non risultano adeguati; l’unica strada percorribile è lo svolgimento degli eventi, secondo le linee guide previste. Questo per la categoria è sinonimo di sopravvivenza, da qui la richiesta di un provvedimento del Ministero dell’Interno, affinché si possa sgomberare il campo da possibili situazioni che possano offrire l’assist a decisioni che metterebbero a rischio le future manifestazioni», spiega Marrigo Rosato segretario nazionale degli ambulanti.