Consigliere, come sta gestendo a suo giudizio la giunta Raggi l’emergenza Covid a Roma?
“Con la consueta confusione e pressappochismo che caratterizzano le scelte del M5s. Le sanificazioni effettuate negli uffici comunali, nelle scuole e nei luoghi pubblici sono state fatte in maniera saltuaria senza seguire un programma preciso. Lo smart working per i dipendenti capitolini, partito male e gestito in maniera ancora più sommaria, nonostante gli slogan della “Roma Semplice” grillina, è migliorato soltanto grazie soprattutto ad alcuni dirigenti. Sui dispositivi sanitari, poi, ancora oggi c’è mancanza di mascherine, guanti e gel igienizzanti per i dipendenti capitolini e delle società partecipate, tutte persone che voglio ringraziare visto che sono ancora in prima linea per fornire un servizio ai cittadini e purtroppo alcuni di loro hanno contratto il virus e purtroppo sono deceduti”.
Lei è stato molto critico sui buoni spesa alle famiglie capitoline. Può spiegarci la ragione?
“I motivi sono vari, a cominciare dai tanti problemi causati dalle informazioni sul sito che cambiavano continuamente creando confusione e incertezza negli utenti più fragili che non sono in possesso della tecnologia e ai problemi di privacy sulla gestione dei dati sensibili. Come FdI abbiamo denunciato anche la questione dei buoni spesa assegnati ai rom, sempre nelle grazie delle amministrazioni grilline e di sinistra, chiedendo lumi attraverso un’interrogazione per conoscere il numero esatto di quelli distribuiti all’interno dei campi ufficiali e per sapere se tra gli assegnatari dei buoni ci siano persone che già percepiscono altri sostegni pubblici come il reddito di cittadinanza, il tutto a discapito di anziani e disoccupati viste anche le risorse limitate”.
Come FdI avete fatto proposte alla giunta Raggi per meglio gestire l’emergenza?
“Il limite del M5s è quello di non accogliere i suggerimenti delle opposizioni che, specie in questo momento di emergenza, potrebbero apportare tanti benefici alla collettività. Tra le tantissime proposte, voglio ricordare quelle diretta all’Amministrazione per le competenze interne nei vari settori del commercio anche ambulante, del turismo, dei trasporti, dello sport, alcune indirizzate anche al Governo e alle aziende per cercare di ottenere una riduzione del costo delle bollette delle varie utenze dell’acqua, dell’energia elettrica, della telefonia e dei rifiuti che sarebbe stata di grande aiuto per i cittadini. Per non parlare poi dei numerosi atti presentati a favore del sociale, specie della disabilità, visto che ci sono ancora gravi ritardi nell’erogazione dei contributi oltre alla mancanza di sostegno domiciliare per persone con disabilità grave e gravissima, purtroppo abbandonate dalla Raggi e in parte dalla regione di Zingaretti essendo impegnato nella torbida vicenda delle mascherine”.
Lei afferma che sono tante le imprese in difficoltà in una fase 2 che fatica a ripartire.
“Le stime ipotizzano che questa crisi epocale cancellerà più di mezzo milione di posti di lavoro, con un dipendente su due in cassa integrazione. L’economia è in ginocchio, specie i piccoli e medi imprenditori, oltre che gli artigiani ed i professionisti, non vengono aiutati dalle Istituzioni con adeguati benefici fiscali per cercare di contenere le spese mentre i fatturati sono in calo anche del 90% ed in queste condizioni c’è il rischio che un negozio su tre non riaprirà più i battenti. In Campidoglio come Fratelli d’Italia abbiamo presentato tante proposte nei vari settori della vita cittadina tra cui, oltre quelle già descritte sopra nei settori trainanti, alcune su palestre e stabilimenti balneari, anche con l’obiettivo di evitare possibili licenziamenti del personale, ma temiamo che l’incapacità gestionale dei 5 Stelle ed i ritardi che si stanno accumulando potrebbero essere fatali per migliaia di famiglie”.