I LAVORI NON SI FERMANO
La prima a sventolare vittoria è stata Virginia Raggi. “Ottima notizia dal Tar. I lavori alla stazione Tiburtina non si fermano” ha twittato la sindaca, appena appresa la decisione del tribunale amministrativo. Anche i ricorrenti sconfitti hanno espresso subito soddisfazione. “Il Tar del Lazio” hanno spiegato dal Comitato, ”ha respinto la richiesta dei cittadini di sospensiva della conferenza dei servizi che rivedeva il progetto di risistemazione del Piazzale Ovest della Stazione Tiburtina rinviando ovviamente ogni giudizio di merito del ricorso alle fasi successive del procedimento”. Come residenti, è stato specificato in una nota ”siamo enormemente soddisfatti dell’ordinanza del Tar”.
RIPARTE IL DIALOGO
Il motivo, presto chiarito. ”Il Comune nella memoria depositata il 4 aprile ha dichiarato che è ancora possibile armonizzare l’assetto definitivo con le nostre proposte”, hanno spiegato i cittadini aggiungendo: “Proprio per questo non viene rilevata dal Tar la pericolosità del proseguito dell’iter amministrativo visto che per stessa ammissione dell’amministrazione è ancora possibile intervenire sull’assetto definitivo e anzi, proprio al punto 10 dell’ordinanza, viene ben esplicitato che tale dichiarazione implica un impegno formalmente assunto e dunque vincolante per l’amministrazione”. La conclusione: ”Se ogni possibilità di apertura nei confronti delle proposte di riqualificazione di noi cittadini sembravano ormai perdute con questo ricorso al Tar abbiamo un impegno vincolante del Comune a riaprire il dialogo. Non potevamo sperare di meglio”.
RIPARTE UN CANTIERE STRATEGICO PER ROMA
Meno estensiva l’interpretazione in Campidoglio. L’assessore alle infrastrutture Linda Meleo ha dichiarato: ”In questi mesi abbiamo seguito costantemente i lavori, consapevoli di quanto fosse importante questo cantiere per il quartiere e per il futuro della città. Dopo venti anni siamo riusciti a realizzare la prima parte di un progetto fondamentale dal punto di vista urbanistico e ora lo porteremo a termine secondo il cronoprogramma stabilito dal Dipartimento Lavori Pubblici. Roma e i suoi cittadini hanno diritto a un quartiere più bello, più verde e più sicuro”. “Siamo certi dell’importante lavoro che stiamo portando avanti sul nodo della Stazione Tiburtina” le ha fatto eco l’assessore all’Urbanistica Luca Montuori, ”Per questo siamo soddisfatti che si possa proseguire con il progetto che si muove all’interno dell’appalto di demolizione della Tangenziale Est. La Tangenziale è stata demolita, è già evidente il miglioramento e ora abbiamo lavorato come amministrazione per aumentare le aree verdi, le alberature e le aree pedonali per favorire l’uscita dalla stazione non su un groviglio di strade carrabili, corsie taxi, preferenziali per bus e rotatorie ma su una grande piazza”.
LA PETIZIONE ON LINE DEL COMITATO
In realtà già a gennaio il Comitato aveva avviato una petizione online per salvare gli alberi dal progetto di riqualificazione presentato dal Comune. La richiesta semplice: ”Fermare lo sterminio degli alberi che dovrà essere avviato a termine dell’abbattimento della sopraelevata della Tangenziale est” annunciando anche incatenamenti, in caso di necessità. In alcuni punti attorno alla stazione, aveva spiegato Lorenzo Mancuso del Comitato stazione Tiburtina, ”verranno tagliati gli alberi per mettere strade, capolinea degli autobus e una discesa”. Da qui l’appello di Lavinia Mennuni consigliere FdI di Roma Capitale schierata col Comitato: ”La proposta popolare sha il merito di disegnare un ottimo progetto di riqualificazione urbanistica, più ampio e certamente più completo, delle due rotonde proposte da Roma Capitale, prevedendo, correttamente inoltre per la stazione della Tiburtina il ruolo di futuro principale asset ferroviario della capitale. Ora la Raggi si ferm e per una volta ascolti i cittadini”.