Dopo la call alle arti in tutte le sue forme al fine di finanziare la riqualificazione dei parchi della periferia est di Roma mediante l’acquisto e la messa a dimora di nuove alberature, ecco la nuova iniziativa di ‘Alberi in Periferia’: piantare in casa, in questo periodo di quarantena, piccoli alberi che poi si potranno piantare nelle aree verdi una volta che saranno diventati abbastanza robusti. Questa la nuova idea dell’associazione, coordinata da Andrea Loreti, che negli ultimi mesi nel V Municipio ha piantato più di cento nuove alberature per rinfoltire i nostri parchi. E così, anche durante il lockdown, l’anima del progetto non si va a perdere, adattandosi alla situazione generale del Paese, perché anche da casa è possibile manifestare concretamente il proprio pollice verde e la propria sensibilità ambientale. E si tratta specificatamente di alberi da frutta, quelli oggetto della proposta, quella che si mangia a casa. Non è necessario acquistare sementi difficilmente reperibili in questo periodo, ma semplicemente non buttare i semi della frutta consumata in casa e piantarli in appositi vasetti: “Quando la pianta sarà cresciuta abbastanza, sarà Alberi in Periferia a farsi carico di trovarle un posto adeguato in uno spazio pubblico delle nostre periferie e che se ne prenderà cura”, annuncia l’associazione su Facebook. “Anche in questo periodo in cui siamo costretti a casa, possiamo e dobbiamo iniziare a costruire il dopo”. Questo, in sostanza, il perno dell’idea.
Il tutorial – Alberi in Periferia pubblica sui social anche un piccolo vademecum per agire a dovere e con l’aggiunta di regole specifiche: “Piantate almeno cinque semi per aumentare le possibilità di successo. Usate tanti vasetti o un vaso unico più grande. I contenitori devono essere forati nella parte sottostante”. E ancora: “Non comprimete la terra nel vaso che deve essere vaporosa per non ostacolare la germinazione e la crescita delle radici”. Inoltre un appunto sulle modalità: “Infilate il seme nella terra spingendolo con un dito a una profondità di 1,5 cm e poi copritelo delicatamente. Poi posizionate il vaso in un luogo luminoso ma non sotto i raggi diretti del sole, bagnando la terra in modo che sia sempre umida ma non fradicia”.
Aiutare la natura è un gioco – Inoltre l’approccio può essere, perché no, meramente giocoso: “Se volete solo fare un gioco, prendete i vostri semi subito dopo aver mangiato la frutta e interrateli indipendentemente dalla stagione in un qualsiasi vaso sul balcone. Lasciateli lì. Dimenticateveli. E magari un giorno in mezzo ai fiori troverete una bella sorpresa”. Così spiega Andrea Loreti, fondatore dell’associazione: “Chiunque, usando la frutta che si mangia ogni giorno, può far germogliare una pianta, poi troveremo noi il posto per piantarla. Molti hanno già risposto all’iniziativa mandandoci le immagini delle loro piantine e stiamo riscontrando una bella partecipazione e una bella condivisione malgrado il momento che stiamo vivendo”. Nemmeno il Covid-19, dunque, può fermare un’anima ambientalista per la quale è necessario solamente divertirsi, ponendo in essere un interessante e benefico gioco con la natura. Alberto Salmè