Poco dopo il tramonto, quando il buio si intensifica, ogni sera appare una scritta grande e luminosa sui muri della periferia, a ricordare innanzitutto che la luce c’è anche quando tutto, intorno e dentro, sembra oscurarsi. Dal 13 marzo scorso immagini e parole stanno illuminando le pareti dei palazzi di Colli Aniene. Un’idea che ha preso forma e luce grazie ai Proiezionisti Anonimi, un gruppo di persone che proiettano messaggi luminosi, volti ad informare, solidarizzare e intrattenere la cittadinanza chiusa a casa per l’emergenza sanitaria del coronavirus.
I messaggi dei Proiezionisti Anonimi – La postazione è fissa ma, sin dalla prima rappresentazione, quando è apparso il simbolo di Batman, i messaggi hanno iniziato a circolare, viaggiando sul web alla velocità della luce: il primo messaggio che arriva, infatti, riguarda proprio la luce, elemento e simbolo di speranza e di rivelazione, di vittoria sull’oscurità. I proiezionisti anonimi hanno così trovato una formula originale per divulgare alcuni concetti chiave per combattere la pandemia, mettendo in primo piano l’informazione e la solidarietà, la vicinanza alle città più colpite: la scritta “Bergamo” con un grande cuore rosso è apparsa tra le prime, stringendo tutti in un abbraccio simbolico e infinito attorno alle vittime e ai loro cari; “1522, anche in casa non sei sola” è l’importante proiezione di alcune sere fa: informa che il numero e l’applicazione 1522 contro la violenza sulle donne è sempre attivo e intensificato in questo periodo di grave emergenza e di isolamento. “Vuoi uscire a donare il sangue con me?” ricorda a tutti l’importanza della donazione. Nel palinsesto luminoso non mancano messaggi divertenti e incoraggianti: “Ci proiettiamo nel futuro per amarci ancor di più – Sarebbe ideale rendere virale quel che ci contagia senza farci male”, e in attesa delle festività si rammenta che “… tanto a pasquetta piove”.
La partecipazione dei cittadini – L’iniziativa diventa ogni giorno più coinvolgente: i cittadini sono invitati a proporre nuove frasi e/o immagini da proiettare sul muro. “In tantissimi ci state scrivendo proponendo frasi da proiettare e questo ci rende davvero felici- scrivono i Proiezionisti Anonimi sulla pagina FaceBook – Così essendo distanti, molti di noi anche soli, abbiamo pensato potesse essere bello condividere con tutti la scelta di cosa far “dire” a questo muro del quartiere Colli Aniene di Roma. Da quando è iniziato l’isolamento non abbiamo più potuto parlare con la forza, il romanticismo e la sensibilità che avremmo trasmesso dal vivo e noi questa possibilità, in parte, l’abbiamo ritrovata con un proiettore, che ogni sera restituisce luce e libertà ai nostri pensieri, prima nel mondo reale e dopo sui social. Nei limiti del possibile, lo mettiamo al servizio di tutti”.
Le iniziative collaterali – In periferia sono tante le realtà di quartiere auto-organizzate solidali, di sostegno alla cittadinanza e di contrasto agli effetti della solitudine: dalla consegna della spesa e dei farmaci a domicilio per le persone in difficoltà, alle radio di quartiere che mirano a coinvolgere, informare e intrattenere i residenti; dagli sportelli popolari e socio-sanitari, che garantiscono continuità attraverso consulenze telefoniche o via Skype, ai messaggi “illuminati” che rischiarano il buio e accendono idee nuove, ridimensionando la paura. Tante iniziative riprenderanno presto a camminare, nonostante le prospettive e le modalità siano ancora, perlopiù, sconosciute, e forse da reinventare. Alla base resta la necessità di essere presenti, attivi e solidali, di preservare la salute, i diritti e la giustizia sociale. La luce in fondo al tunnel è ancora lontana, ma la creatività e l’impegno che si ingegna oltre le restrizioni contribuisce a delineare le indicazioni per trovare un’uscita, e mantenere accesa la speranza. Francesca Zaccari