Uno Sherlock Holmes intramontabile. Che nell’interpretazione di Giorgio Lupano diventa un eroe letterario dall’animo contraddittorio. Un dottor Watson amico leale ma altrettanto fedele alla verità. E una spia imprevedibile. Sono gli ingredienti di Sherlock Holmes e i delitti di Jack lo Squartatore, in scena al Sala Umberto fino al prossimo 8 marzo. I protagonisti della penna di Sir Arthur Conan Doyle si animano sul palco grazie alla mirabile regia di Ricard Reguant e alla direzione artistica di Gianluca Ramazzotti. Ad Holmes e Watson viene assegnato un arduo compito. Porre fine alla scia di delitti che sta colpendo il quartiere di Whitechappel e trovare il famigerato Jack Lo Squartatore. In una nebbiosa Londra di fine 1800 si incontrano così i personaggi più diversi. Altro non sono se non la rappresentazione delle diverse sfaccettature dell’indole umana. Ci sono i bassifondi e la perversione di chi li vive. Con un pittore ubriaco e violento, che ritrae avventori molesti e prostitute disposte a tutto per un penny in più. C’è dal lato opposto della città la regina Vittoria, che vuole a tutti i costi stanare lo Squartatore. A patto, però, che non si tratti di un inglese. E, soprattutto, c’è uno Scherlock Holmes in preda a una lotta con il suo lato oscuro e un dottor Watson che deve decidere se scavare fino in fondo e investigare anche sul suo fidato amico. C’è una Irene Adler che appare come una spia sicura e votata all’avventura, ma chissà se in fondo è proprio così. Spettacolo ben riuscito tanto nei dialoghi quanto nella sceneggiatura. Le luci danno ancora più forza ai monologhi, i costumi ti proiettano nella Londra ottocentesca e le musiche ti tengono con il fiato sospeso. Non mancano i colpi di scena, pronti a far saltare sulla sedia lo spettatore. Per paura sì. Ma anche per l’emozione. Barbara Laurenzi
Sherlock Holmes e i delitti di Jack lo Squartatore
Produttore:
Ginevra Media Production srl
Regista: Ricard Reguant
Autore: Helen Salfas
Protagonista: Giorgio Lupano, Francesco Bonomo, Rocio Munoz Morales, Alarico Salaroli
di Helen Salfas
Adattamento di Ricard Reguant e Cata Munar
traduzione di Gianluca Ramazzotti
Costumi di Adele Bargilli
Musiche originali di Pep Sala