Gli investigatori, dopo vari servizi di appostamento, sono entrati nell’esercizio commerciale insieme a personale dell’unità cinofila antidroga ed alla presenza del cane “Condor” e, dopo aver informato P.M. (padre) che il locale doveva essere sottoposto a perquisizione, hanno invitato lo stesso a consegnare eventuale sostanza stupefacente presente all’interno del locale.
A questo punto il 56enne, dopo aver preso una chiave all’interno di un cassetto, ha accompagnato i poliziotti nel sottoscala del bar e, dopo aver aperto una stanza, ha mostrato un armadio ove era occultata la sostanza stupefacente.
Nella circostanza i poliziotti hanno rinvenuto un grosso bustone di plastica con all’interno complessivamente 3,140 kg di “haschisch” e 72 gr. di “cocaina”, nonché materiale per il confezionamento e la pesatura della citata sostanza e 2 bilancini di precisione.
L’ulteriore perquisizione del bar ha consentito agli agenti di rinvenire, sotto il bancone della cassa, 2 agende contenenti nomi e cifre riconducibili all’illecita attività di spaccio e 600 euro in contanti mentre, indosso a P.M. (padre), è stata rinvenuta la somma di 3.300 euro.
Padre e figlio sono stati accompagnati presso gli uffici di Polizia per gli atti di rito e nella circostanza il padre, con precedenti di Polizia, ha tentato lo scontro fisico con gli agenti minacciandoli di morte se avessero arrestato il figlio.
I due sono stati arrestati e condotti a Regina Celi, dovranno rispondere dei reati di detenzione e spaccio di sostanza stupefacente in concorso ed il padre anche di violenza e minaccia a pubblico ufficiale.
La sostanza stupefacente ed il denaro sono stati sequestrati. Con provvedimento del Questore di Roma il bar è stato chiuso.