Aprirà dopo l’estate ad Ottavia il primo Centro Antiviolenza per Donne del XIV municipio, il sesto nella capitale. Contro la violenza di genere, una piaga sociale che non conosce condizione socio economica, nè ceto nè titolo di studio, sono già operativi sei CAV, nei municipi I, III, VI, VII, VIII, allo scopo di fornire alle vittime consulenza psicologica e legale, sostegno, formazione, promozione, sensibilizzazione e prevenzione, orientamento e accompagnamento al lavoro. Attraverso l’accoglienza telefonica e i colloqui personali le donne vengono aiutate nel loro percorso di uscita dalla violenza. Un obiettivo, quello del contrasto alla violenza contro le donne e di un centro di assistenza, posto nell’agenda del M5S sin dal suo insediamento nel parlamentino locale, che da 3 anni sta intensamente lavorando sul tema della prevenzione e del contrasto di ogni forma di violenza. La struttura sorgerà a Ottavia, come ha annunciato Sara Pompili, consigliera locale dei Cinque Stelle e presidente della Commissione Pari Opportunità. “Abbiamo anche potenziato lo sportello del Segretariato Sociale presso piazza S. Maria della Pietà facendo inserire personale idoneo, pronto ad ascoltare e aiutare chiunque abbia bisogno di una qualsiasi forma di sostegno e aiuto contro ogni forma di sopruso – fa sapere Pompili – la violenza è una piaga sociale che mette radici anche dove il terreno sembrerebbe meno fertile. Dall’inizio della consiliatura le azioni poste in essere dalla Commissione Pari Opportunità, dal municipio XIV Monte Mario e da Roma Capitale sono state molteplici, dall’educazione al contrasto alla violenza, alla lotta contro ogni forma di discriminazione, all’apertura di centri antiviolenza nei diversi municipi di Roma”.
Il nuovo CAV
Sorgerà dietro la scuola d’infanzia comunale “Besso” di via Casal del Marmo 118, nei locali di un edificio prefabbricato adibito per anni a Centro sociale anziani ed attualmente in disuso. “Il centro sociale anziani è stato collocato su via Trionfale, poiché quello spazio di Ottavia era poco usato. Su indicazione di Roma Capitale abbiamo individuato uno spazio adeguato per l’apertura del Centro dedicato alle donne vittime di violenza.”, spiega al Caffè di Roma Teresa Venditti, vicepresidente della Commissione Pari Opportunità municipale.
La proposta dei residenti
A dicembre scorso il Campidoglio ha stanziato centomila euro per la manutenzione straordinaria dello stabile con l’obiettivo di destinarlo a Centro Anti Violenza. Ma dal basso era partita anche la richiesta di utilizzo di quello stesso locale ad uso dei residenti, per iniziative sociali e culturali. “Da circa un anno i pochi anziani che giocavano a carte non ci sono più andati per motivi vari e il Presidente del Centro lo teneva chiuso, ormai in maniera permanente. Lo scorso luglio alcuni cittadini, durante un incontro al municipio, avevano portato a conoscenza di questi locali in disuso l’Assessora al Bilancio e il Presidente della Commissione Ambiente, chiedendone l’utilizzo come spazio sociale e incontro per tutti i cittadini, associati e non, senza doverlo chiedere a pagamento presso privati e parrocchie. Proposta sottoscritta da numerosi cittadini con la presentazione formale online sul sito del Campidoglio alla voce “bilancio partecipativo”: così scrive in un post su Facebook Domenico Ciardulli, un residente del municipio XIV”. “L’apertura dei centri antiviolenza scaturisce dalla richiesta di associazioni culturali che si occupano del problema e dalla necessità che viene valutata dalla maggioranza politica” conclude Venditti.