Il Decalogo
A ciò questo segue un decalogo, una serie di consigli utili per limitare la produzione di immondizia. Evita gli sprechi alimentari: controlla sempre la scadenza dei prodotti acquistati e programma il loro consumo prima della data indicata evitando così inutili sprechi; sostituisci tutto ciò che è concepito come usa e getta con prodotti utilizzabili più volte, evita l’acquisto di prodotti aventi un eccessivo imballaggio, in particolar modo la plastica, prediligi l’acquisto di prodotti alla spina, non tutti i cassonetti sono pieni allo stesso modo, se trovi pieni i cassonetti più vicini al tuo portone di casa, prima di lasciare la spazzatura per terra verifica se ce ne sono altri più vuoti (magari nella via accanto), pressa la tua spazzatura. È fondamentale schiacciare bottiglie, flaconi e contenitori di plastica in modo tale che fuoriesca tutta l’aria prima di buttarli; rifiuti ingombranti devono essere portati negli specifici centri di smaltimento; abiti e scarpe fanno volume, non gettarli nei cassonetti, esistono numerose alternative: puoi regalarli a chi ne ha bisogno, portarli a qualche organizzazione di volontariato, provare a venderli on-line o nei mercatini dell’usato o in ultima alternativa gettarli nei ‘cassonetti gialli’; valuta sempre la possibilità di riuso e riciclo di ciò che stai per buttare. Ci sono molti siti che propongono un riuso e riciclo creativo e divertente di oggetti di uso quotidiano, impara, diffondi e condividi questi accorgimenti con gli abitanti del tuo quartiere.
L’auspicio del Comitato di Quartiere
Decalogo e volantino sono inoltre scaricabili direttamente dal sito del comitato e, come accennato, sono stati tradotti in otto lingue, le più diffuse in questo quadrante: bulgaro, romeno, inglese, francese, spagnolo, cinese, bengalese e ovviamente italiano. Dicono dal CdQ: “Da diverso tempo pensiamo sia necessaria un’opera di sensibilizzazione in questo senso. Il problema principale del quartiere sono i negozi che buttano i propri rifiuti nei cassonetti comuni”, e aggiungono: “Ma anche il comportamento della gente comune che tende a non rispettare la raccolta differenziata. Siamo, al contrario, noi cittadini i primi a dover iniziare a cambiare abitudini nello smaltimento e soprattutto nella produzione dei rifiuti, che deve diminuire. Siamo riusciti, inoltre, a tradurre questi volantini in otto lingue grazie al contributo prezioso di alcuni mediatori culturali”. Insomma ancora una proposta ingegnosa e preziosa da parte di questo Comitato che ha già dimostrato negli anni di costituire un presidio culturale importantissimo e, soprattutto, una fucina di iniziative finalizzate al miglioramento degli stili di vita.
Alberto Salmè