“Riusare, Ridurre e Riciclare si può”. È con questo slogan che il Comitato di Quartiere Tor Pignattara ha promosso una iniziativa per sensibilizzare la popolazione del quartiere sulla questione della sovrabbondanza dei rifiuti che affligge la Capitale. Peraltro il CdQ non è nuovo a progetti di questo tipo; solo qualche mese fa scese in campo con l’Ama per un ricorso collettivo finalizzato alla riduzione della Tari fino al 50%. Così, dal 25 gennaio in occasione del mercato contadino di Parco Sangalli, si potranno trovare dei volantini redatti e stampati in otto lingue (così che tutto il tessuto sociale possa comprenderlo) che invitano i residenti a ridurre la quantità di rifiuti da gettare nei cassonetti. Si legge infatti: “Il comitato di quartiere ha avviato una serie di azioni volte a sollecitare le istituzioni sul tema dei rifiuti affinché vengano raccolti con la corretta frequenza”. E inoltre: “Oltre a questo crediamo che ciascuno di noi possa collaborare concretamente per affrontare il problema dei rifiuti nel nostro quartiere riducendone il volume da smaltire”.
Il Decalogo
A ciò questo segue un decalogo, una serie di consigli utili per limitare la produzione di immondizia. Evita gli sprechi alimentari: controlla sempre la scadenza dei prodotti acquistati e programma il loro consumo prima della data indicata evitando così inutili sprechi; sostituisci tutto ciò che è concepito come usa e getta con prodotti utilizzabili più volte, evita l’acquisto di prodotti aventi un eccessivo imballaggio, in particolar modo la plastica, prediligi l’acquisto di prodotti alla spina, non tutti i cassonetti sono pieni allo stesso modo, se trovi pieni i cassonetti più vicini al tuo portone di casa, prima di lasciare la spazzatura per terra verifica se ce ne sono altri più vuoti (magari nella via accanto), pressa la tua spazzatura. È fondamentale schiacciare bottiglie, flaconi e contenitori di plastica in modo tale che fuoriesca tutta l’aria prima di buttarli; rifiuti ingombranti devono essere portati negli specifici centri di smaltimento; abiti e scarpe fanno volume, non gettarli nei cassonetti, esistono numerose alternative: puoi regalarli a chi ne ha bisogno, portarli a qualche organizzazione di volontariato, provare a venderli on-line o nei mercatini dell’usato o in ultima alternativa gettarli nei ‘cassonetti gialli’; valuta sempre la possibilità di riuso e riciclo di ciò che stai per buttare. Ci sono molti siti che propongono un riuso e riciclo creativo e divertente di oggetti di uso quotidiano, impara, diffondi e condividi questi accorgimenti con gli abitanti del tuo quartiere.
L’auspicio del Comitato di Quartiere
Decalogo e volantino sono inoltre scaricabili direttamente dal sito del comitato e, come accennato, sono stati tradotti in otto lingue, le più diffuse in questo quadrante: bulgaro, romeno, inglese, francese, spagnolo, cinese, bengalese e ovviamente italiano. Dicono dal CdQ: “Da diverso tempo pensiamo sia necessaria un’opera di sensibilizzazione in questo senso. Il problema principale del quartiere sono i negozi che buttano i propri rifiuti nei cassonetti comuni”, e aggiungono: “Ma anche il comportamento della gente comune che tende a non rispettare la raccolta differenziata. Siamo, al contrario, noi cittadini i primi a dover iniziare a cambiare abitudini nello smaltimento e soprattutto nella produzione dei rifiuti, che deve diminuire. Siamo riusciti, inoltre, a tradurre questi volantini in otto lingue grazie al contributo prezioso di alcuni mediatori culturali”. Insomma ancora una proposta ingegnosa e preziosa da parte di questo Comitato che ha già dimostrato negli anni di costituire un presidio culturale importantissimo e, soprattutto, una fucina di iniziative finalizzate al miglioramento degli stili di vita.
Alberto Salmè