In ballo l’occupazione di tante famiglie
“Vorremmo avere la cittadinanza dalla nostra parte. Le nostre proteste servono anche a questo. Desideriamo spiegare ai romani che quella che viene loro presentata come una questione di decoro, in realtà è invece una problematica inerente l’occupazione di tante famiglie. E io sono convinto che, quando viene toccato il lavoro altrui, è giusto manifestare solidarietà. Bisogna sempre scendere in piazza per i lavoratori”.
Il danno subito dagli urtisti e dai venditori su rotazione
Secondo l’Associazione, infatti, le ricollocazioni proposte dal Campidoglio avrebbero danneggiato economicamente Urtisti e venditori su rotazione. “Ci hanno rimesso tutti, perché sono stati spostati in nuove sedi che hanno determinato grandi perdite. L’esempio più lampante è il Pantheon, dove i venditori già montavano solo una sosta su tre spettanti per andare incontro all’amministrazione. Ma da lì sono stati spostati a via della Rotonda in direzione di piazza Sant’Eustachio, dove non c’è passaggio di turisti. Un’altra situazione eclatante è quella di via San Gregorio, dove hanno posizionato 36 soste dal lato del Palatino ma, contemporaneamente, hanno tolto i pullman turistici. Con la conseguenza che non passa più nessuno”.
Le richieste dell’Ana
Insomma è tregua armata tra il Campidoglio e la categoria, che rivendica le sue richieste. In particolare, l’Ana chiede alla Sindaca di “sospendere in autotutela tutti gli atti e di fare un’ordinanza nella quale in trenta giorni vengono individuate nuove soste provvisorie. Che non danneggino i venditori e che siano anche in linea con i requisiti richiesti per le postazioni. Se non bastano trenta giorni, può farla di sessanta. Proponiamo un ulteriore piano B, accettando un’ordinanza temporanea affinché i venditori siano posizionati in spazi dove possano montare attivando, nel frattempo, le procedure per cambiare la determina dirigenziale del dipartimento Attività Produttive sul ricollocamento”. E mentre scendono in piazza anche le mogli degli Urtisti, come avvenuto lo scorso 14 gennaio a Santi Apostoli, l’opposizione cerca di toccare palla sulla vicenda. Lo fanno in Regione Italia Viva e Lega con due distinte interrogazioni, per i primi scritta e per i secondi come question time, nelle quali si chiede al governatore di revocare la firma dal protocollo d’intesa firmato in merito tra Comune e Mibact lo scorso novembre. “Basterebbe poco per venirsi incontro”, conclude l’Associazione di categoria. Che certo non sembra disposta a mollare la presa. Tanto da aver bloccato, solo la scorsa settimana, lo spostamento delle rotazioni in via Ferrari e in piazza Vittorio.