Uno strumento per il territorio
Inoltre la strumentazione rimarrà alla scuola, affinchè i ragazzi possano continuare autonomamente a gestire la radio – spiega Sara, educatrice della Scuola popolare di San Basilio – la radio è anche uno strumento per aprirsi al territorio, per vederlo e conoscerlo da un altro punto di vista e, quindi, uno stimolo a migliorarlo. Il fatto che i ragazzi escano per intervistare le persone del territorio crea uno scambio importante. La radio è uno strumento che apre al mondo”.
Gli studenti speaker
Entusiasti i ragazzi della scuola che, nei prossimi giorni, indosseranno le vesti (e le cuffie) di speaker e tecnici radiofonici a RadioSonar: “Questa radio è importante perché ci fa stare più uniti; possiamo parlare direttamente dei nostri problemi e far conoscere le notizie della scuola al quartiere” dicono Sara e Viola della II B. “Sarebbe bello se la radio restasse aperta in un’aula per poter parlare quando vogliamo” ha aggiunto Chiara. “Ho cantato e messo il karaoke davanti a tanta gente: è stato molto divertente” racconta Flavia, già nei panni di una conduttrice. RadioSonar guiderà i ragazzi nell’apprendimento dell’utilizzo di strumenti tecnici, ma non solo: verrà realizzata una redazione dove i ragazzi si metteranno in gioco, ideando e realizzando nuove trasmissioni.
Il progetto
È strutturato in fasi: dopo un’introduzione di carattere generale, i ragazzi si suddivideranno in gruppi tematici. La scoperta del proprio quartiere, le “interviste impossibili” con i personaggi della Storia, gli approfondimenti sull’attualità e la cultura del territorio, l’acquisizione di competenze tecniche e un canale sempre aperto sulle tematiche della loro generazione saranno le tappe principali di questo percorso che intreccia quello educativo. Passando per l’inclusione, la condivisione, la creatività, l’approfondimento di tematiche territoriali attraverso un’interazione diretta con gli abitanti del quartiere, il progetto crea un “ponte” tra scuola e territorio e le condizioni per un significativo ampliamento della “comunità educante”. Il prof A. Barillari, insegnante di musica e referente del progetto, ne sottolinea l’importanza, avendo già riscontrato molte ricadute positive sugli studenti: “Anche chi ha difficoltà ad esprimersi è riuscito a dare il meglio di sé. È uno strumento quindi importante sotto tanti punti di vista, che farà scoprire ai ragazzi un settore professionale nuovo ed interessante. Abbiamo già un giornalino scolastico- ha aggiunto- ed ora, con la radio, i comunicati potranno essere implementati e si potranno creare dei podcast”. Le strade di San Basilio si preparano ad essere inondate di nuove notizie e dell’entusiasmo dei ragazzi e delle ragazze della scuola; restate sintonizzati.
Francesca Zaccari