BUCO DA 500 MILIONI?
Il buco stimato del Gruppo edilizio romano si aggirerebbe – il condizionale è d’obbligo – sui 500 milioni di euro e sarebbe stato contratto con l’istituto di credito Unicredit. Un debito cumulato che – per usare le parole di Milano Finanza, rivista molto accreditata nel settore finanziario – rappresenterebbe una delle principali, se non la più rilevante, sofferenze del gruppo Unicredit. Non a caso la stessa Unicredit starebbe portando avanti, insieme ad un importante e stimato operatore immobiliare della Repubblica Ceca, il tentativo di“rilevare il 100% delle società Capital Dev, Parsitalia ed Euronova (ovvero il cuore del Gruppo Parnasi, ndr) – così si legge sempre su Milano Finanza – e avviare, poi, un processo di ristrutturazione interna, oltre che a sostenere il business plan relativo allo sviluppo immobiliare dei progetti in pancia ai veicoli dell’ormai ex immobiliarista capitolino”.
NUOVO AZIONISTA IN VISTA PER LA AS ROMA
Al di là dei problemi economici, il progetto del nuovo stadio avviato anni fa è ancora di fatto fermo al palo, con il club giallorosso di James Pallotta, che vuole lo stadio per la sua Roma, costretto a convocare i soci per un nuovo aumento di capitale da 150 milioni. Ma ora, con il probabile arrivo di un nuovo azionista di riferimento per la squadra capitolina, ovvero un imprenditore americano, ogni problema giallorosso potrebbe risolversi.
PRESUNTO FINANZIAMENTO ILLECITO A PARTITI
Intanto però per Luca Parnasi sta prendendo corpo un ulteriore guaio penale. La Procura di Roma ha chiuso il filone dell’inchiesta sul nuovo stadio della Roma che vedeva indagati, per finanziamento illecito, il tesoriere della Lega Giulio Centemero e l’ex tesoriere del Pd e ora passato a Italia Viva, Francesco Bonifazi. Per il procuratore aggiunto Paolo Ielo i due avrebbero ricevuto finanziamenti appunto dal costruttore Luca Parnasi. Alla “Più Voci”, rappresentata da Centemero, sarebbero arrivati finanziamenti, non registrati a bilancio, per 250mila euro in due tranches da 125 mila tra il 2015 e il 2016. A Bonifazi, invece, oltre a un finanziamento illecito ad ‘Eyu’ da 150.000 euro a marzo 2018 emesso dall’immobiliare Pentapigna di Luca Parnasi, i pm contestano anche la falsa fatturazione per aver consentito l’evasione fiscale su un’operazione inesistente. Il finanziamento alla fondazione presieduta dallo stesso Bonifazi, sarebbe infatti stato camuffato come uno studio sul rapporto degli italiani con la casa.
SLITTA A FEBBRAIO IL PROCESSO
Il processo penale in corso al tribunale di piazzale Clodio per le presente corruzioni è slittato lo scorso 2 dicembre a causa dello sciopero indetto dagli avvocati. Si tornerà in aula a febbraio. Allora la presidente della corte, Paola Roja, dovrà valutare le ultime costituzioni di parte civile e anche siglare definitivamente la riunione di questo filone stadio con quello a carico di Luca Lanzalone, l’avvocato genovese inviato a Roma dai vertici del Movimento 5 Stelle per sbloccare la “querelle” sullo stadio, che è invece finito invischiato nell’accusa di aver percepito bustarelle sotto forma di incarichi in cambio del suo appoggio amministrativo. L’Assoconsum e l’avvocatura dello Stato per il Ministero dei Beni culturali avevano chiesto la costituzione di parte civile nell’ultima udienza, aggiungendosi alle parti già costituite come Campidoglio, Regione Lazio, Codacons e Cittadinanza Attiva. In questo processo cardine la procura ha chiamato sul banco dei testimoni la sindaca Virginia Raggi e gli assessori allora in carica Massimo Colomban e Paolo Berdini, Partecipate e Urbanistica. Ma anche il direttore generale del Campidoglio Franco Giampaoletti e il dg della AS Roma Mauro Baldissoni.
Valery Palmieri