Il cavillo burocratico
Infatti il famoso Luna Park di Tor Bella Monaca, situato in viale Paolo Ferdinando Quaglia, che da 36 anni accoglie le diverse generazioni del quartiere fra colori, giochi e spensieratezza, è a rischio chiusura a causa di un cavillo burocratico. La Commissione Commercio, ha deciso, invero, di verificare la regolarità delle autorizzazioni del parco, scovando la mancanza di un documento, che avrebbe dovuto perfezionare l’assegnazione dell’area. Dalla presunta irregolarità, sarebbe derivato lo sfratto del Parco, con sopralluogo dei vigili che ne hanno richiesto la chiusura entro due mesi, cioè il 30 Dicembre. In realtà, la mancanza non sarebbe responsabilità della famiglia proprietaria Dell’Acqua, ma piuttosto del comune di Roma. Denise Dell’Acqua racconta al Caffè cosa è effettivamente successo: “Il parco sorge qui da 36 anni, era un’area abbandonata che venne fatta bonificare completamente a spese di mio padre. Nel 98’ mio padre vinse il bando “Punto Verde Infanzia” ma, nonostante la continua richiesta di formalizzazione della vincita del bando, e tutti i soldi delle utenze e del canone mensile regolarmente pagati, non è mai giunta la lettera che dava l’ok formale all’autorizzazione”.
La mobilitazione
Intanto, la notizia dello sfratto, ha scosso e animato il quartiere, che si è radunato intorno alla famiglia dell’Acqua, fornendo il suo supporto affettivo e concreto, attraverso la firma di tre petizioni per scongiurare la chiusura del parco. Valter Mastrangeli, consigliere di opposizione in Municipio VI, dopo aver preso personalmente a cuore la vicenda, commenta: “Oltre 1000 firme raccolte in 4 ore, mai vista una partecipazione popolare così attiva, Tor Bella Monaca ha le sue pecche, ma ha un cuore grande come una casa”. Il Parco, infatti, rappresenta un punto di riferimento in un quartiere difficile, tristemente ben noto per i suoi problemi di spaccio e criminalità. Adelandia è invece un centro di serenità e legalità, dove le famiglie portano i propri figli a giocare. Denise spiega: “Mio padre amava il parco ed amava i bambini, ad Adelandia c’era posto per tutti, anche per chi non poteva pagare i giochi. Mio padre spesso regalava i gettoni solo per vedere le persone felici” ed aggiunge ancora: “Mio padre era un circense, ha deciso di trasportare la sua passione nel luogo dove viveva”. Non è una sorpresa, dunque, che tutto il quartiere si sia stretto intorno alla famiglia.
La commissione commercio
Svoltasi in Municipio, con la presenza del Presidente del Municipio, per trovare una soluzione alla grave situazione del Parco, ha evidenziato e confermato quanto detto da Denise e dai legali della famiglia, cioè la mancanza dell’assegnazione ufficiale da parte del Comune nonostante la regolarità dei pagamenti e delle continue richieste di formalizzazione. Dalla commissione commercio è emersa dunque la contrarietà generale alla chiusura del Parco, per la sua importanza storica e sociale sul territorio e la richiesta di attuare una sospensiva in caso di determina di sgombero. Sull’argomento, si esprime anche Giancarlo Colella, Consigliere 5stelle in Municipio VI: “Stiamo facendo il possibile per sanare la situazione. Quando c’è un’ingiustizia bisogna fare di tutto per risolverla” E Valter Mastrangeli aggiunge: “Entro il 30 dicembre dovrà esserci assolutamente la retrocessione dell’ordinanza di sfratto. A Dicembre porterò avanti una commissione controllo e garanzie e si chiederà quanto è stato portato avanti delle decisioni prese durante il tavolo tecnico”.
La festa
Intanto è stata organizzata una grande festa il 6,7,8 Dicembre presso gli spazi del Luna Park, al quale parteciperanno personalità del senato e associazioni, come Romaltruista, Villa maraini, Pacco Alimentare, per dare risalto al territorio e soprattutto al parco Adelandia, al fine di dimostrare ancora una volta la sua centralità e importanza nel quartiere.