“Le indagini hanno consentito di individuare e smantellare un’organizzazione criminale, che, attraverso l’impiego di imprese intestate a “prestanome”, ha immesso in consumo nel territorio dello Stato oltre 4 milioni di litri di carburante per autotrazione in completa evasione d’imposta”. Lo riferisce il comando provinciale della Guardia di Finanza di Roma.
Il prodotto petrolifero di contrabbando, continua la nota stampa, partiva dalla Slovenia e dalla Polonia all’interno di autobotti scortate da lettere di vettura internazionale attestanti il trasporto di olio lubrificante o di altra merce non soggetta ad accisa, così da eludere eventuali controlli su strada. Non appena giunti in Italia, i carichi di gasolio venivano convogliati in luoghi di stoccaggio nella disponibilità del gruppo criminale (a Fiano Romano, via della Magliana e via della Tenuta di Santa Cecilia), per essere travasati in altre autocisterne che – munite di nuovi documenti di accompagnamento creati ad hoc – partivano alla volta di due depositi commerciali (siti a Pomezia e Formello), individuati quale base logistica del sodalizio. Qui il prodotto sostava il tempo strettamente necessario per essere dirottato, in nero, a distributori compiacenti (tutte “pompe bianche”) per la successiva vendita al dettaglio.
Le operazioni illegali avvenivano in un contesto ben organizzato in cui ogni indagato giocava un ruolo ben definito. A capo del sistema illecito era un 45enne campano con precedenti specifici, il quale avrebbe provveduto a riciclare, parte dei proventi delittuosi mediante l’acquisto di una società sito in provincia di Perugia. Nel corso delle indagini, svolte da gennaio a novembre di quest’anno, è stato quantificato in circa 4 milioni di litri l’ammontare del carburante di contrabbando immesso in consumo, con un’evasione di oltre 1 milione di euro di Iva e di 2,5 milioni di euro di accise.
L’attività repressiva eseguita dai Finanzieri ha, inoltre, consentito di trarre in arresto 11 persone colte in flagranza di reato mentre travasavano prodotto petrolifero di contrabbando nelle zone della Magliana e della Pisana, oltre al sequestro di 450mila litri di gasolio, 27 automezzi, 1 deposito commerciale e 11 autopompe per i vari travasi.