Il modus operandi di K.P.R., polacco di 21 anni, e del suo complice russo di 17 anni, era sempre lo stesso: dopo aver individuato la vittima, un ragazzo intorno ai 15/16 anni, i 2 malviventi la avvicinavano, uno da destra ed uno da sinistra, e la portavano, minacciandola verbalmente e a volte anche con coltello in pugno, in un vicolo isolato per farsi consegnare soldi, eventuale catenina d’oro e cellulare.
In particolare, in due rapine avvenute nel giro di pochi giorni, nel mese di luglio, i malcapitati erano stati aggrediti fisicamente dai delinquenti, nonostante questi ultimi avessero già ottenuto quanto richiesto, ed erano dovuti andare al pronto soccorso per farsi medicare.
In seguito alla denuncia di una delle vittime sporta al commissariato Borgo, gli investigatori di questo ufficio hanno iniziato le ricerche dei rapinatori: grazie alla raccolta delle immagini di videosorveglianza degli esercizi pubblici, nei pressi dei luoghi in cui erano avvenuti i reati, alle dettagliate descrizioni dei criminali fornite dalle vittime e alle cellule telefoniche a cui si erano agganciati i telefoni rubati, i poliziotti sono riusciti a risalire ai responsabili.
Raccolti tutti i risultati delle indagini, gli agenti del commissariato Borgo li hanno trasmessi all’Autorità Giudiziaria che ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per K.P.R. ed un’ordinanza di custodia cautelare presso un I.P.M. per il suo complice 17enne, provvedimenti celermente eseguiti dagli investigatori.