IL RUOLO IMPORTANTE DEL DIFENSORE CIVICO
A sostenere che vi sia più di qualche problemino nel settore trasparenza non è il nostro giornale, ma il Difensore civico regionale, l’avvocato Alessandro Licheri. Si tratta, almeno sulla carta, di una figura indipendente e terza eletta a larga maggioranza che in piena autonomia dagli enti pubblici “concorre – così prevede la legge – all’esercizio della partecipazione popolare all’attività amministrativa della Regione, nonché degli altri enti e organismi, anche al fine di assicurare il buon andamento, la tempestività, la correttezza e l’imparzialità della stessa”. In buona sostanza, il Difensore civico svolge il ruolo di cuscinetto tra enti pubblici e cittadini nei casi in cui sorgano eventuali dissidi, con il compito di intervenire in difesa dei cittadini in caso di prevaricazioni e disfunzioni delle amministrazioni pubbliche. L’avvocato Licheri è stato eletto Difensore civico del Lazio dal Consiglio con 42 voti a favore su 50 il 15 giugno del 2016, resterà in carica per 5 anni, ossia fino al 15 giugno 2021.
I CITTADINI CHIEDONO PIÙ TRASPARENZA
“I cittadini – sostiene il Difensore civico del Lazio nel report del 2018, l’ultimo disponibile – continuano a chiedere, in misura notevole, l’intervento di una figura di garanzia”. Lo scopo della sua funzione è, prima di tutto, migliorare la trasparenza e agevolare la consultazione e diffusione dei documenti pubblici. In secondo luogo, il Difensore civico ha la funzione di scongiurare sul nascere possibili controversie legali presenti e future tra enti pubblici e cittadini, cercando di risolvere in via stragiudiziale (ossia fuori dalle aule giudiziarie) ogni ipotesi di dissidio. In ultimo, riesamina i casi di diniego di accesso agli atti documentale. “I cittadini della Regione Lazio – scrive ancora nella sua disamina tecnica – continuano a chiedere, in misura notevole, l’intervento di una figura di garanzia (…) buona parte delle segnalazioni pervenute (al Difensore civico regionale, ndr) hanno riguardo casi di mancata trasparenza nella Pubblica Amministrazione. Tali carenze nella macchina burocratica hanno spesso richiesto un intervento, piuttosto approfondito nella forma e nella sostanza (…). trasparenza: se ne parla solo in campagna elettorale I dati nudi e crudi del resto parlano chiaro. Nel 2011, con la Polverini alla guida della Regione, il dato delle contestazioni trattate annualmente del Difensore, era di poco inferiore a quello del 2018. Nel settennato di Zingaretti, c’è addirittura un trend negativo. Ancor più sorprendente, soprattutto alla luce della battaglia a favore della trasparenza che il centro sinistra, guidato da Nicola Zingaretti, aveva preannunciato nella campagna elettorale regionale del 2013, dopo la caduta anticipata della Giunta Polverini, promesse ribadite anche nel 2018.
“LA MOLE DI SEGNALAZIONI”
“L’attività di difesa civica svolta nel corso dell’anno 2018 (a difesa di cittadini, associazioni e comitati territoriali, ndr) – ammette senza peli sulla lingua l’avvocato Licheri – è stata una attività che, sia per la mole di segnalazioni pervenute a questo ufficio nel 2018, che per il numero e la tipologia di soggetti coinvolti, ha richiesto un impegno davvero notevole nell’anno appena trascorso”.
SENZA SITO WEB, SOTTO ORGANICO E… CON DOPPIO INCARICO
Il lavoro è tanto, come abbiamo capito, ma i problemi sono molti. “L’Ufficio del Difensore civico regionale si avvale – così si legge tra le carte, di “una struttura – articolazione dell’amministrazione del Consiglio regionale – interessata, durante il 2018, da un’ulteriore diminuzione dell’organico assegnato, con conseguente aggravio del carico di lavoro, già notevole (…) per offrire un servizio sempre più qualificato al cittadino, si ritiene ormai necessaria l’istituzione di un sito web appositamente dedicato alla difesa civica, allineando la Regione alla gran parte della altre regioni italiane che già ne dispongono da tempo”. Inoltre, c’è il problema ulteriore del doppio incarico: l’avvocato Licheri è difatti anche il Difensore civico della Città Metropolitana di Roma.