OLIO NEL SISTEMA
Il secondo processo prenderà il via invece mercoledì 4 dicembre, quando si dovranno presentare in aula, tra gli altri, l’ex presidente dell’assemblea capitolina, Marcello De Vito, e l’ex socio di studio, l’avvocato Camillo Mezzacapo, per la procura complici nello smistamento di favori e mazzette dirottate da Parnasi. Altri sei imputati in questo secondo round. Il pm Barbara Zuin si preparerà, così, su due fronti, a ricostruire come sarebbe stato oleato il sistema in vista della realizzazione dell’impianto a Tor di Valle. Lo scopo dei presunti corruttori era realizzare la struttura sportiva velocemente e con pochi problemi burocratici, nonostante a Tor di Valle sia impossibile costruire, secondo quanto prevede il Piano Regolatore Comunale e il Piano di tutela del fiume Tevere.
LE SINGOLE ACCUSE
Ma quali sono le singole accuse? In questo numero de Il Caffé di Roma ci occupiamo di quelle sul fronte Parnasi-Lanzalone che inizierà per primo, così come le ha ricostruite il giudice per le indagini preliminari, il togato Massimo Di Lauro, nel decreto che dispone il giudizio. A Luca Parnasi, Nabor Zaffiri, e Gianluca Talone – suoi presunti sodali – i magistrati contestano di aver formato (insieme ad altri tre indagati già giudicati) “una associazione allo scopo di commettere una serie indeterminata di delitti contro la pubblica amministrazione al fine di ottenere – mediante l’avvicinamento di pubblici ufficiali e la promessa o la dazione di denaro o di altre svariate utilità – provvedimenti amministrativi favorevoli alla realizzazione del Nuovo Stadio della Roma e di altri progetti imprenditoriali riconducibili al sodalizio”.
UN SISTEMA BEN ORGANIZZATO
Ecco come tutto ciò avveniva, secondo la Procura. Parnasi, capo dell’organizzazione, impartendo direttive e mantenendo rapporti con gli esponenti del mondo politico, istituzionale e finanziario. L’avvocato del gruppo Naboz Zaffiri, “predisponendo i modelli contrattuali che dissimulano le utilità fornite ai pubblici ufficiali” e Gianluca Talone, commercialista, occupandosi “delle operazioni contabili afferenti le operazioni delittuose”.
PARNASI COI PIEDI IN MINISTERO E REGIONE?
A Parnasi in particolare viene contestato di aver elargito all’ex capo di Gabinetto del Mibac Claudio Santini (che risponde di millantato credito) 53.440 euro per attività professionali mai svolte a titolo di prezzo della presunta mediazione illecita con il direttore della Soprintendenza Archeologica di Roma Francesco Prosperetti. Sempre a Parnasi viene contestato “di aver elargito in favore di Adriano Palozzi, consigliere della Regione Lazio, candidato alle elezioni regionali di marzo 2018 per il Pdl un contributo economico di 25.010 euro versato con un bonifico nel febbraio 2018 in favore della Pixe Social Media società riconducibile a Palozzi”. Palozzi, accusato per questo di finanziamento illecito, corruzione per aver asservito la sua funzione pubblica al privato, non avrebbe inoltre annotato l’elargizione nel bilancio di esercizio. Parnasi, Palozzi e Vanessa Aznar Abbabire (amministratore formale della società di Palozzi), in concorso, avrebbero camuffato la somma “formando una fattura relativa ad attività di servizi (mai eseguite) della Pixe per Euronova”, aprendo il fronte anche al reato di dichiarazioni infedeli. (Non corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio ma corruzione per l’esercizio della funzione. La Suprema Corte di cassazione ha poi alleggerito la posizione del consigliere regionale indagato all’inizio per il reato più grave.) Sempre Parnasi, in qualità di presidente del Cda di Euronova avrebbe elargito in favore di Davide Bordoni consigliere comunale di Roma Capitale gruppo Forza Italia “un contributo economico a mezzo di una imprecisata somma di denaro in contanti senza annotare l’elargizione nel bilanci”. Il reato prefigurato, finanziamento illecito ai partiti. In tutto sono 13 le contestazioni a Parnasi.
PARNASI E CIVITA
Tra i principali imputati anche Michele Civita, assessore alle politiche del territorio e della mobilità della Regione Lazio (dal 2013 e il 2018) successivamente consigliere regionale dunque pubblico ufficiale. Secondo l’accusa Parnasi “prometteva indebitamente a Civita per lo svolgimento della sua funzione e per il compimento di singoli atti riconducibili al suo ufficio (tra gli altri informazioni sull’andamento del procedimento per l’approvazione del progetto Stadio) ed in genere per l’asservimento della funzione agli interessi del gruppo l’assunzione del figlio presso la società denominata Be Consulting, partner commerciale di Euronova”.
PROBLEMI ANCHE IN COMUNE
Le contestazioni riguardano anche dei tecnici come Daniele Leoni, funzionario del dipartimento di attuazione urbanistica del Campidoglio, a cui il patron di Euronova avrebbe versato tramite bonifico 1500 euro. Si prosegue ancora con l’assessore allo sport del X municipio Giampaolo Gola, altro caso di millantato credito. Gola, “sfruttando le relazioni con Ferrara Paolo, presidente del gruppo consiliare del Movimento Cinque Stelle a Roma Capitale, si faceva indebitamente promettere un incarico lavorativo presso l’As Roma, presso il Coni o in subordine presso la società Ampersand riferibile a Parnasi. Si procede ancora con reati corruttivi spartiti con Luca Lanzalone, scrive il giudice, “un publico ufficiale, in quanto consulente di fatto del Comune di Roma per le questioni relative allo stadio nonché dall’aprile 2017 presidente di Acea spa. Per lo svolgimento della sua funzione o di singoli atti riconducbili a essa (e in particolare rilasciando informazioni sullo stato delle pratiche amministrative in corso, partecipando alla delibera di conferma della dichiarazione di pubblico interesse e all’intero iter procedurale relativo allo stadio, interessandosi per l’acquisizione di un immobile presso il Business Park dello stadio ove trasferire la sede Acea) Parnasi prometteva a Lanzalone lucrosi incarichi in favore dello studio Lanzalone & partmers (per oltre 70.000 euro)”. E tra questi “un incarico in ordine alla ristrutturazione di fondi legati alla realizzazione presso la vecchia fiera di Roma di un polo di intrattenimento con uffici e un palazzetto da utilizzare per incontri di basket ed eventi musicali”.