A distanza di oltre 20 anni dall’ultima mostra dedicata a Munch a Roma, approda a Palazzo Bonaparte la più grande mostra mai realizzata prima sul celebre pittore norvegese.
“Munch. Il grido interiore”, la mostra a Palazzo Bonaparte
Dopo aver debuttato a Milano nello scorso settembre, l’esposizione, intitolata “MUNCH. Il grido interiore”, approderà a Roma a Palazzo Bonaparte (Piazza Venezia, 5), da martedì 11 febbraio a lunedì 2 giugno 2025.
La mostra regalerà al pubblico un’opportunità più unica che rara per avvicinarsi all’arte e alla sensibilità di un genio che ha saputo trasformare il dolore in bellezza.
Con il patrocinio della Reale Ambasciata di Norvegia a Roma, in collaborazione con il Museo Munch di Oslo, la mostra ripercorre la carriera e la complessa interiorità dell’artista norvegese, considerato un precursore del movimento espressionista, oltre che un grande interprete delle inquietudini dell’animo umano.
Il tormento di Munch in un percorso di 100 opere
Curata da Patricia G. Berman, una delle massime esperte di Munch, la mostra offrirà un’immersione totale nell’universo dell’artista, presentando 100 opere provenienti dal Munch Museum di Oslo.
Tra i capolavori esposti all’interno del percorso spiccano una delle versioni litografiche de L’Urlo (1895), La morte di Marat (1907), Notte stellata (1922–1924), Le ragazze sul ponte (1927), Malinconia (1900–1901) e Danza sulla spiaggia (1904).
La mostra di Roma esplora il percorso artistico di Munch a partire dai suoi esordi naturalistici e luminosi, fino ad uno stile sempre più visionario, caratterizzato da tonalità malinconiche e carico di ansia e sofferenza, frutto anche delle tragedie familiari che segnarono profondamente la sua vita.
Munch, artista maledetto e innovatore
Dopo un primo periodo di formazione sotto la guida del pittore norvegese Christian Krohg, Edvard Munch si trasferì a Parigi nel 1885, dove entrò in contatto con le avanguardie artistiche del tempo, assorbendo l’influenza dell’Impressionismo e del Postimpressionismo.
Il 1892 fu un anno cruciale: la sua prima mostra individuale in programma a Berlino generò uno scandalo senza precedenti, tanto da portare alla chiusura anticipata della mostra, evento che segnò l’inizio della fama di Munch come artista maledetto e innovatore, destinato a sovvertire le convenzioni artistiche del tempo.
Negli anni successivi, l’artista visse un’esistenza al limite e affrontò periodi di grande instabilità a causa della solitudine, alcolismo e crisi psicologiche, che culminarono nel ricovero in cliniche psichiatriche tra il 1908 e il 1909.
Nei suoi ultimi anni di vita, l’artista si isolò volontariamente nella sua tenuta di Ekely, nei pressi di Oslo, dove continuò a dipingere fino alla sua morte nel 1944, a pochi giorni dal suo ottantesimo compleanno.
Orari e biglietti
L’acquisto dei biglietti sarà possibile per le persone interessate sia fisicamente in sede sia online. Tuttavia, poiché l’accesso alla mostra è contingentato, la prenotazione tramite il preacquisto del biglietto, è fortemente consigliata.
È comunque possibile acquistare i biglietti di ingresso anche in sede: in questo caso l’ingresso alla mostra potrebbe comportare delle attese per rispettare le capienze di sicurezza delle sale.
Il biglietto intero costa 18 euro (+ diritti di prevendita). Sono previste però riduzioni per varie categorie (over 70, under 18, forze dell’ordine, giornalisti iscritti all’ordine nazionale, studenti, ATAC, Ferrovie).
Orari:
- da lunedì a giovedì 9.00 – 19.30
- venerdì, sabato e domenica 9.00 – 21.00
Per informazioni più dettagliate circa le tariffe e aperture straordinarie, consultare la pagina ufficiale della mostra sul sito di palazzo Bonaparte.
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