I nuovi cestini di Roma erano stati presentati appena tre settimane fa con una grande campagna inaugurata dal Sindaco di Roma Roberto Gualtieri.
I nuovi cestini Cestò avrebbero dovuto ridurre la sporcizia in città e aiutare i cittadini a non sentirsi “invasi” dall’immondizia.
In vista del Giubileo, i cestini sono stati installati nei punti nevralgici della città ma ad apprezzarli particolarmente, non sembrano essere stati i cittadini.
I cestini capitolini sono stati presi d’assalto, letteralmente, dai gabbiani della città eterna. Una situazione che invece di migliorare la condizione dei rifiuti in città, sembra aggravarla.
Gabbiani all’assalto e immagini virali sul web
Le foto e i video dei gabbiani intenti a strappare sacchetti dai cestini e a spargerne il contenuto, sta facendo il giro della rete.
Il sindaco ha annunciato l’arrivo di 18mila nuovi cestoni entro dicembre.
Per questo motivo l’amministrazione del municipio I ha chiesto un intervento tempestivo per evitare che i problemi si aggravino con l’installazione dei nuovi cestini nelle aree del centro e oltre.
La situazione nella città potrebbe diventare impresentabile soprattutto con l’arrivo del Giubileo.
Una lettera all’Ama per rivedere i Cestò
In una lettera, l’assessore municipale Stefano Marin ha chiesto al direttore generale di Ama di rivedere il design di Cestò.
Modificando il design dei cestini, sarebbe possibile limitare i danni causati dai volatili.
«Per evitare che i gabbiani possano rompere i sacchetti nei nuovi cestini, causando così la dispersione dei rifiuti per strada – scrive Marin – chiediamo che vengano adottate delle soluzioni adeguate».
Il fattore che rende Cestò “appetibile” ai gabbiani va riscontrata proprio nella sua conformazione.
L’assessore propone, infatti, di restringere lo spazio tra le assi verticali dei cestini o di installare una rete protettiva interna che impedisca l’accesso ai sacchetti.
Come distribuire i Cestò: possibilità di intervento?
Sebbene la campagna di distribuzione dei Cestò sia già iniziata, c’è ancora margine per intervenire.
Secondo la roadmap dell’assessora capitolina all’ambiente Sabrina Alfonsi, infatti, solo 2.800 cestoni saranno collocati nei municipi I e VIII entro agosto 2023.
Per la distribuzione complessiva, che dovrebbe portare Roma a quota 11.680 nuovi cestoni entro dicembre 2024 , c’è tutto il tempo necessario per un ripensamento del design.
Il piano prevede infatti che tutti i 18mila Cestò saranno operativi entro febbraio 2025, data in cui si spera che il problema dei gabbiani “banchettanti” sia stato definitivamente risolto.
Gabbiani e cestini: un problema tutto romano
Come accadde per i cestini “essenziali” dell’epoca Raggi, criticati dai romani per il loro aspetto sobrio e, secondo alcuni, vagamente funebre, anche i nuovi Cestò stanno già attirando ironie e critiche.
Realizzati per essere più moderni e sicuri e in polietilene riciclato, i nuovi cestoni di Roma sono però vulnerabili all’assalto dei gabbiani, presenti abitualmente nel paesaggio urbano della capitale.
Il problema degli uccelli che si nutrono dei rifiuti non è certo una novità a Roma, ma per la popolazione e le autorità locali è chiaro che serve una soluzione.
Il problema sollevato dal municipio I non riguarda solo l’estetica dei nuovi cestini ma la qualità della vita quotidiana dei romani e dei visitatori.
L’invito alla riprogettazione dei Cestò diventa dunque un’opportunità per rendere la città più pulita, ordinata e vivibile, scongiurando l’inconveniente dei rifiuti sparsi.
Ora, il compito passa all’Ama e all’amministrazione, affinché entro febbraio 2025 Roma possa accogliere i cestini, senza incorrere all’assalto dei suoi “insoliti frequentatori”.
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