Sono in centinaia e stanno lentamente invadendo Roma, a partire dal centro storico: sono le golf car, l’ultima redditizia novità del mercato turistico romano, oltre che un nuovo grattacapo per il sindaco Roberto Gualtieri.
Ma che cosa sono le golf car, e cosa hanno a che fare con il turismo a Roma?
La storia delle golf car
La storia delle golf car inizia nel secolo scorso, all’inizio degli anni ’30. Fu allora che le golf car si diffusero, originariamente come veicoli progettati per trasportare due giocatori di golf e la loro attrezzatura lungo il campo da gioco. Dal qui il nome di golf car, o golf cart, o anche caddy, per i più avvezzi al gioco del golf.
Col tempo la golf car ha però mutato leggermente sia la forma che il raggio d’azione, andando a coinvolgere anche ambiti non prettamente ludico-sportivi. Il loro uso si è diffuso ad esempio come servizio esclusivo per i clienti di catene alberghiere di lusso, all’interno di resort, aeroporti, campus universitari, stabilimenti di grosse dimensioni.
Le golf car oggi
Con la loro velocità tra i 20 e i 25 km/h e il loro peso medio di circa 450 chilogrammi, nel 2024 le golf car hanno subito un’ulteriore evoluzione. Si stanno infatti diffondendo come mezzo di trasporto per i turisti nelle grandi città. È il caso ad esempio di Firenze e di Roma.
Roma negli ultimi tempi è stata invasa da queste particolari vetture che trasportano centinaia di turisti al giorno, guadagnando cifre nemmeno così modeste.
Il picco nell’uso delle golf car a Roma è atteso per il Giubileo, quando si stima un arrivo di circa 30 milioni di turisti e pellegrini.
Ma perché il fenomeno sta preoccupando Roma Capitale?
Le golf car a Roma: una questione da regolamentare
Lunedì 7 ottobre, durante una convocazione congiunta indetta online (sulla piattaforma streaming Microsoft Teams e resa accessibile a tutti sul sito di Roma Capitale) la XII Commissione Capitolina Permanente Turismo, Moda e Relazioni Internazionali ha messo all’ordine del giorno proprio il punto “Situazione e criticità relative alla circolazione delle Golf Car”.
Il primo punto su cui l’assemblea capitolina ha concentrato l’attenzione è stato quello relativo alla mancanza di regolamentazione per la circolazione delle golf car. Questi veicoli infatti non rientrano in nessuna delle categorie relative al trasporto collettivo/pubblico.
È stato richiesto in tal senso con urgenza un incremento (con una mozione a firma di Elisabetta Lancellotti, lista civica di Gualtieri, e Giovanni Zannola, Pd) dei controlli da parte degli agenti di Polizia Locale, oltre che una pronta regolamentazione per controllare il fenomeno in ascesa.
Le pratiche necessarie per svolgere l’attività di trasporto turistico con le golf car
In particolare i soggetti interessati dovranno compilare una determinata pratica chiamata SCIA. Qui dovranno indicare con precisione l’itinerario previsto, specificare il numero di vetture con cui si svolgerà il servizio e dimostrare di essere in possesso di una patente di tipo B congiunta ad un ulteriore titolo abilitativo idoneo a fini turistici (quali il patentino da guida turistica).
Nell’itinerario da percorrere sono vietate le strade principali ad alto scorrimento, oltre al qualsiasi tipo di fermate.
Attualmente tutte le richieste SCIA sono state rifiutate, fatta eccezione di un caso. Ma si deve far notare che la pratica è facilmente raggirabile, visti i tempi della procedura. Dopo 30 giorni infatti, in caso di rifiuto, il soggetto è libero di presentarsi con una nuova cart, in modo tale da non interrompere il proprio servizio, e conseguentemente vantaggio economico.
La questione sicurezza
Al vaglio della commissione anche la questione relativa alla sicurezza. È stato evidenziato come, essendo di base le golf car dei veicoli non prettamente idonei a determinati tratti turistici tipici delle grandi città, sia necessaria una regolamentazione anche per garantire maggior sicurezza ai passeggeri.
Da ultimo si è posta anche la questione di un eventuale danno alla categoria dei tassisti. I servizi taxi infatti si trovano oggi a fare i conti con un nuovo avversario sul mercato.
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