La vittima si era rivolta alla polizia dopo che gli incontri con una ragazza conosciuta su un sito di incontri avevano innescato una spirale di richieste di denaro sempre più pressanti.
Dopo aver avuto diversi rapporti a pagamento con la donna, l’uomo ha cominciato a ricevere da lei sempre più frequenti richieste di denaro. All’inizio le richieste erano timide, supportate da motivazioni strappalacrime, poi si sono fatte più aggressive, fino ad arrivare alle minacce. Nel corso del tempo la donna è riuscita a farsi consegnare dalla vittima più di 15 mila euro, in varie tranche da mille e tremila mila euro. Quando ad un certo punto l’uomo ha cercato di sottrarsi alle richieste di denaro, la donna ha sostenuto di essere sotto ricatto da parte di un’organizzazione criminale e che se non avesse pagato le cifre richieste, l’incolumità di entrambi sarebbe stata in pericolo.
Non riuscendo più a gestire la situazione, l’uomo si è rivolto al commissariato Viminale. I poliziotti, su indicazione della Procura di Roma, hanno organizzato un servizio di osservazione e sono così riusciti a documentare l’ennesima consegna di denaro, che ha portato al fermo della giovane e all’arresto perché gravemente indiziata del reato di estorsione. Nel frattempo continuano le indagini per stabilire se la donna abbia agito sempre da sola o con la complicità di altre persone e se dietro ci sia una vera e propria organizzazione.
La Procura di Roma ha chiesto ed ottenuto, dal Giudice per le Indagini Preliminari, la convalida dell’operato della PG.
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