L’ordinanza 43 dell’11 marzo 2022 avente per oggetto “Misure indifferibili ed urgenti per la tutela della biodiversità in ambito cittadino” ordinava il divieto a chiunque di distruggere, rimuovere o danneggiare i nidi di rondine, balestruccio, rondone comune, rondone pallido e specie affini in tutto il territorio capitolino per tutto il periodo di uso degli stessi e comunque fino alla data del 30 novembre 2022.
È dalla fine di novembre dello scorso anno dunque che i nidi non sono più tutelati ed è ormai arrivata la stagione riproduttiva con i nidi non solo pronti, ma pieni di uova e di piccoli.
L’Oipa chiede al sindaco Gualtieri di emanare al più presto una nuova ordinanza, o altro provvedimento, che obblighi a proteggere i nidi. «Siamo a metà maggio e dell’attesa disposizione non vi è ancora traccia», denuncia la delegata Oipa di Roma, Francesca Lavarini. Si tratta di un atto urgente poiché vi sono persone che arrivano a distruggerli “perché sporcano” e molte imprese edili non si fermano di fronte a un nido abitato.
Quello a protezione dei nidi di rondine, rondoni, balestrucci e specie affini è una misura importante per la città, atta a rafforzare la tutela già prevista dalla legge n.157/1992 che vieta l’uccisione di nidiacei e individui adulti, nonché la distruzione di nidi e uova.
Un altro pericolo per nidi e nidiacei è rappresentato dalle potature nel periodo riproduttivo delle specie che nidificano sugli alberi, sottolinea l’Oipa.
Rondini e affini sono specie insettivore che contribuiscono alla riduzione di insetti molesti, come zanzare, mosche e altri, rappresentando dunque una sorta di “insetticidi naturali” che contribuiscono alla salubrità dell’ambiente. Studi scientifici hanno rilevato che una coppia di questi uccelli è in grado di predare ogni giorno circa 6000 insetti; durante la stagione riproduttiva la loro capacità di cattura raggiunge la quantità di circa 20.000 insetti al giorno (insetti molesti quali zanzare e mosche, ma anche alcuni parassiti degli alberi da frutto).
La BirdLife International, associazione globale di organizzazioni che si occupano di conservazione dell’avifauna, ha inserito le rondini tra le specie considerate minacciate a livello continentale e dunque prioritarie per la conservazione (Species of European Conservation Concern, SPEC).
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