Con la presentazione di 70 proposte progettuali il 23 gennaio scorso si è conclusa la prima fase del concorso, finalizzata all’acquisizione delle proposte ideative. Tra queste saranno selezionati dalla commissione giudicatrice i cinque finalisti ammessi alla seconda fase, quella finalizzata all’acquisizione di un progetto di fattibilità tecnica ed economica.
L’investimento messo in campo per la realizzazione dell’opera ammonta a circa 75 milioni di euro.
A presiedere la giuria del Concorso internazionale di progettazione per il Museo della Scienza di Roma sarà l’architetto di fama mondiale Daniel Libeskind, come è stato reso noto il 2 marzo.
Libeskind è tra gli architetti contemporanei più famosi al mondo e autore, tra le altre cose, di progetti iconici come il Museo Ebraico a Berlino e il World Trade Center a New York.
La Giuria presieduta da Libeskind comprenderà professionisti di chiara fama come l’architetta Benedetta Tagliabue – fondatrice dello studio EMBT di Barcellona, che ha firmato opere come il Parc Diagonal Mar a Barcellona, il Parlamento scozzese a Edimburgo e le sistemazioni urbane di Hafencity ad Amburgo – l’architetta olandese Fokke Moerel, socia dello studio di architettura e progettazione urbana MVRDV di Rotterdam, e l’architetto e critico d’architettura Alessandro D’Onofrio, docente universitario di progettazione architettonica, scenografia e allestimento, curatore della sezione architettura del MAXXI.
“Il fatto che un gigante dell’architettura mondiale come Daniel Libeskind abbia accettato di presiedere la giuria chiamata a decidere il lavoro migliore nell’ambito del Concorso internazionale di progettazione del “Museo della Scienza di Roma” è una notizia che ci riempie di grande soddisfazione”, ha commentato il sindaco di Roma Capitale, Roberto Gualtieri.
Il concorso si concluderà entro maggio 2023. Al vincitore sarà corrisposto un premio di 150.000 euro e ai restanti 4 concorrenti un rimborso spese di circa 20.000 euro.