L’assessora alle Politiche Sociali e Salute Barbara Funari, il consigliere comunale e regionale Paolo Ciani, la fondatrice dell’Associazione Donna Donna Onlus Nadia Accetti, lo chef Fabio Campoli, il presidente di LiberaMente Leonardo Maria Ruggeri Masini hanno voluto sancire una collaborazione con l’ associazione Donna Donna Onlus, nata nel 2009 con lo scopo di prevenire, affrontare e vincere i Disturbi dell’Alimentazione e della Nutrizione (D.A.N.), quali anoressia, bulimia e malattie affini e/o conseguenti. Si è trattato di un simbolico taglio del nastro per dare l’avvio a percorsi informativi che saranno promossi presso scuole, strutture sanitarie, mercati rionali e altri luoghi di aggregazione cittadina, con l’obiettivo di prevenire, affrontare e sensibilizzare i cittadini sui disturbi del comportamento alimentare.
“Un grave fenomeno – sostiene l’assessora alle Politiche sociali e alla salute di Roma Capitale Barbara Funari – che va affrontato attivando una relazione di aiuti per chi è colpito dai disturbi alimentari, ma anche per i familiari che spesso tendono a sottovalutare la malattia, o non sanno come intervenire. Da tenere in considerazione anche gli effetti della pandemia, con un aumento del 30% dell’incidenza di nuovi casi, l’abbassamento dell’età da quella adolescenziale a quella preadolescenziale del fenomeno e il coinvolgimento anche della popolazione maschile. Fondamentale, oltre che sensibilizzare l’opinione pubblica, è creare una rete affettiva e di solidarietà per sconfiggere il ‘silenzio’ che spesso accompagna questi disturbi”.
“Bisogna dare una risposta non solo istituzionale, ma anche culturale – ha sottolineato il capogruppo capitolino di Demos Paolo Ciani – perché parliamo di una realtà ancora poco conosciuta. Serve un approccio medico, ovviamente, ma non solo, perché spesso affonda nella solitudine, in problematiche che sono a monte rispetto al rapporto con il cibo. A volte ci si sente soli anche in mezzo agli altri perché non si sta bene con se stessi, perché si sente il bisogno di conformarsi. Per questo parlo di risposta culturale, che abbracci la persona nella sua totalità e che si concretizzi in una rete tra istituzioni, associazioni, scuola e famiglie. Il messaggio per i giovani deve essere un messaggio di fiducia, di appoggio, mai di giudizio”.
“Per me che ho sofferto sia di bulimia che di anoressia – ha spiegato la presidente dell’associazione Donna Donna Nadia Accetti – iniziare questa campagna in un mercato, con tanti banchi alimentari, ha un forte valore di impatto simbolico per ricordare ogni giorno che il cibo non è il nemico da combattere”.
Presente all’appuntamento anche Eva, un’adolescente che ha fatto la tesina di terza media proprio sui disturbi alimentari e ha letto ai presenti una commovente poesia da lei scritta.