È la decisione assunta dal Presidente del Tribunale di Roma Roberto Reali, per far fronte alla grave carenza di organico degli uffici giudiziari romani, più volte denunciata dall’Ordine degli Avvocati di Roma nei mesi scorsi.
Stando a quanto si apprende da alcuni organi di stampa, l’intenzione sarebbe quella “di imporre un argine di sei mesi alle udienze collegiali provenienti dalle decisioni dei Gip” per consentire ai magistrati in servizio di completare il lavoro sui fascicoli pendenti.
Durissimo il commento del Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Roma, Antonino Galletti: “Si tratta di un provvedimento non annunciato e tantomeno condiviso con l’Avvocatura istituzionale ed associata – scrive il Presidente del COA -. Ne apprendiamo l’esistenza dagli organi di stampa e ci riserviamo ogni valutazione nel merito, ivi compresa quella di interporre ricorso”.
“La situazione e i deficit di organico sono drammatici ed i nostri frequenti interventi sul tema lo confermano – prosegue Galletti – ma una “paralisi” totale per ben 6 mesi rischia di compromettere la credibilità del sistema proprio sui processi relativi ai reati più gravi”.
Di qui l’appello alle forze politiche, stante l’assenza totale del tema Giustizia nella campagna elettorale: “Sarebbe auspicabile che chi ancora governa e chi aspira a farlo proponga soluzioni concrete ed emergenziali, anziché propalare libri dei sogni per soddisfare solo in astratto gli elettori”. Nell’attesa che la politica risolva, per gli avvocati romani arriva la sorpresa di Ferragosto