Più di 50 volontari del Centro Culturale Islamico d’Italia e di Ministri Volontari della Chiesa di Scientology hanno riordinato il verde antistante la Grande Moschea di Roma.
Sabato 23 luglio si è provveduto allo sfalcio di rovi e arbusti che impedivano il transito pedonale sui marciapiedi, alla rimozione di erbacce, sterpaglie e immondizia di varia natura.
Il materiale è stato raccolto e chiuso in sacchi di plastica che è stato ritirato alla fine dell’intervento dagli operatori dell’AMA, lasciando pulito e ordinato il marciapiede che dalla fermata di Monte Antenne va fino a quello antistante la Grande Moschea, inclusi i due parcheggi adiacenti.
La buona riuscita dell’intervento è stata possibile grazie al supporto dell’Assessorato all’Agricoltura, Ambiente e ciclo dei rifiuti di Roma Capitale e alla collaborazione dell’AMA.
“E’ stata una giornata che ha richiesto un grande impegno a tutti i volontari, anche per il caldo opprimente, ma il risultato finale ci ripaga ampiamente in temini di ambiente restituito ai cittadini”, ha detto Elena Martini, portavoce della Chiesa di Scientology di Roma.
Il dott. Nader Akkad, Imam della Grande Moschea di Roma, ha rimarcato l’importanza dell’iniziativa delle due fedi coinvolte: “E’ una collaborazione che porta avanti un progetto comune, sia di fraternità che di amicizia e con un obiettivo comune, quello della cura dell’ambiente.”
“Le religioni hanno un compito molto importante, quello di creare fraternità, creare uno spazio comune di amicizia – ha continuato il dott. Akkad -. Oggiogiorno è molto importante che le fedi religiose cooperino insieme per il bene collettivo e certamente uno dei modi migliori per farlo è quello di prendersi cura dell’ambiente e prendersi cura delle persone e delle relazioni di quelle persone che co-abitano questo ambiente.”
E in un momento di crisi del dialogo e della convivenza è importante che le religioni si uniscano col fine di unire, senza per questo rinunciare alla propria unicità, ma trovando un terreno comune in cui cooperare per il bene di tutti.
La soddisfazione per il risultato conseguito con l’intervento di sabato 23 nell’area della Grande Moschea di Roma ha motivato ancora di più i responsabili del Centro Culturale Islamico d’Italia e della Chiesa di Scientology a dare un seguito al progetto con iniziative future da decidere anche insieme alle istituzioni pubbliche per un miglior servizio alla comunità.