Le 78 famiglie sgomberate a luglio del 2019 dall’ex Istituto agrario “Don Calabria”in via Cardinal Capranica, occupato abusivamente per circa vent’anni, vivono ancora sparpagliate nei vari servizi di assistenza alloggiativa in tutta Roma e nei centri di accoglienza per senza dimora, che avrebbero dovuto rappresentare una soluzione temporanea. Chi non ha accettato questa soluzione ha trovato riparo in altri stabili occupati, soprattutto nell’ex clinica di Valle Fiorita a Torrevecchia, con la spada di Damocle di un altro prossimo sgombero, mentre l’immobile dal quale sono stati cacciati via con ingente spiegamento di forze dell’ordine nel 2019, che per anni era stato il loro tetto sicuro, giace vuoto e abbandonato ormai da quasi 3 anni. Uno spazio degradato, sigillato e inutilizzato, mentre a Roma c’è fame di alloggi. Eppure l’amministrazione pentastellata circa 1 anno fa ne annunciava il recupero grazie anche ai fondi del PNRR, e la costruzione di edifici di ERP ed housing sociale, con annessi servizi pubblici, in una borgata come quella di Primavalle, in cui mancano centri ludici e culturali e l’unico cinema esistente è stato chiuso nel 2017.
IL PROGETTO ‘ABITARE CARDIANAL CAPRANICA’ – Si tratta del progetto “Abitare Cardinal Capranica”, presentato a marzo del 2021 dall’ex assessora alle politiche abitative Vivarelli, ammesso al finanziamento del Programma nazionale della qualità dell’abitare del Ministero per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibili, che puntava alla sostituzione edilizia, ovvero alla demolizione dell’ex scuola per la realizzazione di un nuovo edificio residenziale, destinato prevalentemente ad ERP (Edilizia Residenziale Pubblica) con parti minori di Housing Sociale e Cohousing. Un progetto elaborato con il supporto tecnico scientifico della Facoltà di Architettura della Sapienza Università degli Studi di Roma, del Dipartimento di progettazione della Università degli studi di Roma Tre e del Dipartimento di Giurisprudenza della LUISS Guido Carli. Nello specifico, 70 alloggi sarebbero stati adibiti a case popolari e 10 all’housing sociale e sarebbero stati previsti oltre 1.100 mq di servizi sociali e culturali, come ludoteca e centro anziani, gestiti da associazioni culturali o no profit, con un giardino e spazi pubblici all’esterno.
LE RECRIMINAZIONE DELL’UNIONE INQUILINI – “Abbiamo fatto una richiesta per l’immobile abbandonato di Cardinal Capranica all’assessore capitolino alle politiche abitative Tobia Zevi ma non abbiamo ricevuto risposta. – afferma Renato Rizzo dell’Unione Inquilini Roma Nord – Ne abbiamo parlato con l’assessore municipale alle politiche sociali Simone Conte e con l’assessore capitolino al decentramento Andrea Catarci ed entrambi sono d’accordo sulla realizzazione del progetto. Nel 14 municipio, con una popolazione di 500mila abitanti, sono assai carenti soprattutto i servizi culturali. L’Unione Inquilini di Roma chiede l’attuazione del progetto AbitareCardinalCapranica. Auspichiamo il ritorno a Capranica delle stesse famiglie allora sgomberate con i bambini che si trovano malissimo nelle assistenze alloggiative, lontanissime dalle scuole che frequentavano e dai posti di lavoro che in molti casi hanno perduto”.