Le buche di Roma, le migliaia che crivellano l’asfalto della Capitale d’Italia, sopravvivendo alle amministrazioni dei vari sindaci, che da anni distruggono pneumatici e sospensioni dei veicoli che vi passano sopra, e purtroppo nei casi più gravi, sono le responsabili di incidenti, anche mortali, potrebbero avere i mesi contati, grazie al Giubileo 2025. Ma andiamo con ordine.
ANCORA UN FLOP PER LA MANUTENZIONE ORDINARIA
La situazione ad oggi, è sempre piuttosto drammatica, perché le operazioni di manutenzione ordinaria, cioè quei 3 centimetri di bitume che servono solo a mettere una toppa alle voragini, sono sospese fino al prossimo autunno. La colpa è dell’ennesimo intoppo burocratico in Campidoglio; l’ultimo bando comunale, pubblicato a gennaio 2021, infatti, si è rivelato un flop, con 216 offerte, ritenute anomale in alcune loro parti, costringendo la commissione di gara a lavorare per altri 5 mesi per dirimere un’intricata matassa. Nel più classico dei giochi della politica, e cioè di dare la colpa a chi c’era prima, l’amministrazione Gualtieri si è accorta dopo diversi mesi dall’insediamento del nuovo sindaco, che il bando lasciato in eredità dalla sindaca Virginia Raggi per l’esecuzione dei lavori di pronto intervento e di manutenzione ordinaria delle arterie principali – un accordo di tre anni, diviso in 12 lotti, per un valore di 180 milioni di euro – presentava diverse lacune in merito alle ditte selezionate, che ora i tecnici di Gualtieri sono costretti a rivedere. E si perderà altro tempo prezioso. Anche se l’assessora ai lavori pubblici di Roma Capitale, Ornella Segnalini ha rassicurato che “per la riparazione delle buche, abbiamo già stretto otto accordi ponte di quattro mesi per un importo complessivo di 5 milioni e mezzo di euro. E sono in vigore pure due accordi per la sorveglianza della grande viabilità”.
A ROMA C’È UNA BUCA OGNI 15 METRI
Insomma si corre di nuovo ai ripari, e nel frattempo speriamo che non siano i soliti annunci, anche perché dopo l’estate con il ritorno della stagione piovosa, le strade rischiano il collasso. Già oggi, secondo i rilevamenti del Codacons, è difficile percorrere le strade di Roma senza imbattersi in una buca, visto che mediamente ce n’è una ogni 15 metri. Basti citare il caso di una delle strade più pericolose di Roma, Corso Francia, dove si sono verificati 124 incidenti dal gennaio 2020 al 25 aprile 2022, tra cui quello più recente del 7 aprile scorso, dove ha perso la vita Leonardo Lamma, 19 anni, a bordo della sua moto. Ma veniamo alle buone notizie, o perlomeno all’annuncio del sindaco Gualtieri che, sempre in vista del Giubileo del 2025, ha promesso un intervento di manutenzione stradale senza precedenti, definendolo “il più grande per le strade di Roma degli ultimi 10 anni, se non di sempre. Confido che sarà un intervento di portata enorme. Anche sull’illuminazione stradale lavoriamo per un salto di qualità in vista dell’Anno Santo» ha detto il sindaco presentando il programma per il Giubileo. 70 gli interventi complessivi studiati insieme all’assessore ai trasporti Eugenio Patanè, per la messa in sicurezza complessiva dell’apparato viario di Roma.
IL PIÙ GRANDE PIANO DI MANUTENZIONE MAI REALIZZATO
Un piano nato dall’analisi di oltre 30 mila incidenti avvenuti dal 2009 al 2018, e che ha portato il Campidoglio ad individuare gli incroci più pericolosi, causa di decessi, feriti gravi tra automobilisti e pedoni. Secondo il piano di Gualtieri, serviranno 18 mesi per concludere i 70 interventi, che hanno un costo elevato non solo in termini di pericolosità sociale; gli incidenti stradali, infatti, al Campidoglio, o meglio alla collettività, sono costati 6 milioni di euro in 5 anni. “E’ un intervento importante perché a Roma ci sono troppi incidenti, è tempo di avere una azione organica per ridurre questi interventi così drammatici. Il tema della sicurezza stradale per noi è una priorità” ha precisato Gualtieri.
RIDURRE DECESSI E FERITI
L’obiettivo è ridurre entro tre anni del 20% i decessi e feriti e del 50% entro 10 anni. Una visione a lungo raggio quella del sindaco di Roma, che non punta solo sul miglioramento della viabilità stradale in vista del 2025, in cui la Capitale ha bisogno di rifarsi il look, per così dire, ma guarda all’esempio virtuoso della Svezia, il cui progetto Vision zero, è nato 25 anni fa con lo scopo di eliminare i decessi e i feriti negli incidenti stradali. Si è diffuso in Regno Unito e Svizzera negli anni successivi ed ora anche a Roma. Tra i primi interventi dei 70 pianificati, ci sarà l’incrocio tra Via Colombo e via del Canale della Lingua, dove in 10 anni si sono verificati 170 incidenti con 196 feriti, ma anche quello tra via Nomentana – via Lazzaro Spallanzani e Corso Trieste.