Dopo 32 anni la Procura di Roma ha riaperto le indagini sul delitto di via Carlo Poma. La pm Ilaria Calò avrebbe ascoltato un uomo sospettato di aver commesso nella calda estate del 1990 il delitto di Simonetta Cesaroni, la ragazza di 20 anni originaria del comune di Genzano di Roma, a Roma-sud, massacrata il 7 agosto con 29 pugnalate, mentre lavorava negli uffici dell’Aiag (società automobilistica) nel quartiere Prati di Roma, Municipio. A lei presto il Campidoglio ha intenzione di dedicare una via, piazza o parco della Capitale. La nuova pista darebbe per assodata la complicità di Pietrino Vanacore, l’ex portiere dello stabile dove avvenne il delitto, arrestato e poi subito dopo scarcerato. L’uomo è morto suicida nel 2010, proprio alla vigilia di una sua deposizione in Corte d’Assise. Ora però, sostiene qualcuno, potrebbe aprirsi una nuova fase. Il corpo della ragazza è sepolto nel cimitero del comune di Genzano.
20/03/2022