GUALTIERI VUOLE IL FINE LAVORI PER IL GIUBILEO; È CORSA CONTRO IL TEMPO – Ma a far ben sperare i romani ci sono due elementi. Il primo è rappresentato dalla ferma volontà di Gualtieri rispetto al cantiere; per il Sindaco la stazione Pigneto deve aprire entro il Giubileo del 2025. Il secondo invece è il Dpcm dello scorso agosto mediante il quale è stato nominato il commissario straordinario Vincenzo Macello alla guida di 12 cantieri strategici in tutta Italia e nell’elenco c’è anche il nodo di scambio Pigneto. Ciò ragionevolmente dovrebbe facilitare la realizzazione dell’opera, considerando che il decreto, in riferimento al compito principale del commissario, dice: “Espletamento di ogni determinazione necessaria per l’avvio, ovvero la prosecuzione delle attività, esercitando i poteri commissariali nella gestione delle attività di programmazione, degli iter autorizzativi, delle progettazioni, delle procedure di affidamento, dell’esecuzione dei lavori e della messa in servizio dell’opera”.
MAURA LOSTIA: “LAVOREREMO TENENDO CONTO DEGLI EVENTUALI DISAGI PER I CITTADINI” – Il nodo di scambio Pigneto è ritenuto fondamentale per il collegamento delle ferrovie regionali Fl1, Fl3, Fl4, Fl6 e la metro C, nonché come opportunità per riqualificare il quartiere che godrebbe di una nuova piazza giardino da realizzare sopra il vallo ferroviario. L’assessore ai Lavori Pubblici del V Municipio Maura Lostia, raggiunta dal Caffè di Roma, ha confermato la fattibilità del progetto entro il 2025: “Ho incontrato l’assessore Patané presso il vallo, l’obiettivo è quello di aprire il nodo di scambio entro il Giubileo. RFI sta offrendo un maggiore supporto per quanto riguarda la mappatura del sottosuolo”. In ordine alle criticità momentanee che creerà il cantiere ha tenuto a precisare: “Faremo degli incontri per coinvolgere i cittadini e per ascoltare ciò che hanno da dire. Nel frattempo ci hanno già rappresentato che è essenziale tombare il vallo per fare in modo che il quartiere venga ricucito da un lato all’altro. Si lavorerà tenendo conto dei disagi che ci potranno essere cercando di sviluppare delle alternative che possano avere un impatto limitato per il territorio”.