Una banda in piena regola, perfettamente organizzata, con una capo banda di 52anni, Irima Dolood, 52 anni, che coordinava i suoi sottoposti, 3 o 4 persone che si spacciavano per ricchi turisti per rubare prevalentemente borse da migliaia di euro da spedirle all’estero con corrieri internazionali per poi rivendere il tutto a prezzi esorbitanti su internet. Approfittavano della confusione nelle boutique, staccavano le placche antitaccheggio e infilavano la refurtiva in borse schermate con spessi fogli di alluminio. Un’operazione portata a termine in pochissimi secondi. Lei e i membri della gang sono accusati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti aggravati e ricettazione. Decisivi si sono rivelati i sistemi di videosorveglianza dei negozi presi di mira insieme con l’analisi dei tabulati telefonici degli indagati e le intercettazioni. Così è stato possibile scoprire altri furti commessi da Firenze e Milano, come anche a Lecco, San Giuliano Milanese e Lugano, in Svizzera, dalla banda di mongoli travestiti da cinesi che arruolava ladri fatti arrivare in Italia, anche per brevi periodi.
27/02/2022