Pierluigi Sanna. Classe 1988, giovane rampante del Partito Democratico, sindaco di Colleferro e, da poche settimane, nominato da Roberto Gualtieri vicesindaco della Città Metropolitana di Roma Capitale. Con lui, il Caffè di Roma ha fatto il punto sulle sfide presenti e future di Palazzo Valentini: dai fondi Pnrr, alle competenze amministrative, dal ruolo istituzionale dell’ex Provincia agli investimenti sui comuni dell’area metropolitana.
Vicesindaco Sanna, è da poche settimane alla guida dell’ente insieme al sindaco Gualtieri. Prime sensazioni e obiettivi?
”La Città Metropolitana di Roma Capitale è un ente ancora sconosciuto alla maggior parte dei cittadini. I 5 anni appena trascorsi non sono stati particolarmente incisivi, abbiamo quindi impegnato questo nostro tempo iniziale per rimpostare un lavoro davvero in grado di migliorare la qualità della vita dei cittadini. Incidendo positivamente su un territorio importantissimo come quello dell’ex Provincia di Roma”.
Entriamo subito nello specifico. Fondi Pnrr saranno importanti per gli investimenti della Città Metropolitana. Di che cifre parliamo e come saranno investiti?
“I fondi del PNRR avranno in Città metropolitana impieghi molteplici: edilizia scolastica, ambiente, mobilità sostenibile, rigenerazione urbana, cultura, sport, benessere. Certamente si tratta di investimenti da centinaia di milioni di euro che andranno concretizzandosi fin da subito e fino al 2026. Probabilmente l’investimento che salta più agli occhi è quello dei Piani Urbani Integrati che da solo incuba oltre 300 milioni di euro che inciderà in modo significativo su alcuni nodi cruciali della Capitale e su decine di paesi della provincia di Roma”.
Città Metropolitana di Roma Capitale: una dicitura, che sa di contrapposizione se è vero, come è vero, che in questi decenni l’Urbe Eterna ha sovrastato l’ex provincia. Basti pensare alle questione rifiuti. Come fare per invertire la rotta?
“È nostro intendimento mettere in campo un approccio tutto rivolto al domani. Se è vero che ha sovrastato la provincia è vero che questo è avvenuto per l’incapacità di chi ha governato la Capitale di assumersi responsabilità importanti. Se è vero che la provincia ha subito le non decisioni di Roma, è altrettanto vero che la provincia ha avuto anche un atteggiamento aperto e solidale, anticipatore del concetto al quale facevo riferimento all’inizio. Il concetto chiave espresso dal sindaco Gualtieri è quello di un integrazione completa e totale tra Roma e i comuni che compongono la città metropolitana; integrazione innovativa e paritetica, grazie alla quale nessuno dovrà più subire nessuno, ma tutti potranno beneficare egualmente dei vantaggi di una gestione davvero unitaria. Non ci saranno più “il dentro e il fuori”, non ci sarà più il centro e la periferia , bensì ci sarà un’aria vasta integrata e funzionale importante e centrale rispetto alla vita dell’intero sistema Paese. La posizione del sindaco Gualtieri sui rifiuti, soprattutto per quanto riguarda i nuovi impianti, è la prova di questo cambio di passo, cambio di passo tipico di chi non sfugge dinanzi alle proprie responsabilità”.
Subito 300 milioni per i Piani Urbani Integrati, per migliorare le periferie
Strada e infrastrutture. In questo inizio di legislatura abbiamo notizie importanti su lavori di manutenzione e messa in sicurezza delle arterie provinciali. Come si sta procedendo?
“Nonostante le ristrettezze di bilancio si sta lavorando a pieno regime soprattutto sul tema delle infrastrutture assieme alla consigliera Chioccia per dare una risposta incisiva che non tarda e non tarderà ad arrivare. Stanno patendo decine e decine di cantieri, molti altri partiranno nei prossimi mesi, e di importante opere verranno a breve terminate e messe a disposizione dei cittadini della città metropolitana che da tempo chiedono un impegno serio e concreto sulle strade e sulle infrastrutture a esse collegate”.
Altro comparto importante è anche quello delle scuole. Come opererete per assicurare il diritto allo studio dei ragazzi dei licei superiori?
“Il consigliere Parrucci, al quale va il mio più sentito ringraziamento, sta affrontando il tema scuole con tutta la forza di cui disponiamo mettendo in campo, anche grazie alle risorse PNRR, una quantità davvero importante di risorse. La verità però è che il patrimonio scolastico della città metropolitana per troppo tempo è stato dimenticato; le risorse a disposizione non saranno probabilmente sufficienti ed è per questo che il sindaco Gualtieri ha già investito il Governo della questione”.
A mio giudizio, la Riforma Delrio ha consegnato alla comunità una città metropolitana sin troppo penalizzata in termini di governance, schiacciata tra lo strapotere di Roma Capitale e Regione Lazio. È d’accordo? Una riforma dei poteri di Palazzo Valentini è auspicabile?
“La riforma come ho già detto precedentemente è auspicabile, non nella speranza di limitare il potere altrui ma in quella invece di colmare le lacune naturali ed essere davvero utili a Roma e ai comuni dell’ex provincia. Una riforma in grado di dare dignità alla città metropolitana condurrebbe tutti noi in una direzione effettivamente auspicata dai cittadini e sancita dalla carta costituzionale. Esistere non può essere di per sé un obiettivo, dare una mano incidendo nei processi di mutamento del territorio e della società è invece auspicabile e appassionante, sia in termini di obiettivi sia in termini di prospettiva politica”.
La provinia subisce troppo da Roma, come nel caso dei rifiuti. Ora sarà gestione unitaria
Cosa significa per lei, che è un sindaco di un piccolo comune della area metropolitana, essere ai vertici di Palazzo Valentini?
“Colleferro ha una storia molto diversa dalla maggior parte dei comuni che compongono la città metropolitana. La sua storia è essenzialmente quella di una città del ‘900, una storia rivolta essenzialmente al lavoro in fabbrica. Essere ai vertici di palazzo Valentini consegna naturalmente un punto di vista più ampio in grado di inquadrare un sistema metropolitano davvero complesso. La riforma delle province sicuramente non ha aiutato quest’ente a trovare una sua vocazione, una sua peculiarità, anzi ha indebolito in maniera significativa l’antico sistema a cui eravamo abituati da decenni. È nostro compito, auspicando che ne tenga conto anche il legislatore, individuare la città metropolitana come ente di prossimità più vicino ai sindaci alle loro necessità e alle loro aspettative. I sindaci e le comunità che si rappresentano debbono essere il nostro interlocutore naturale in un’azione di filtro di sostegno e di mediazione con la Regione Lazio a volte percepita troppo lontana. Si tratta, a dire il vero, di una percezione sbagliata poiché il ruolo della Regione è stato e sarà un ruolo cruciale; la Città metropolitana però può variare quella sensazione in un lavoro di raccordo davvero utile, davvero incisivo, che senza retorica sappia imparare dalle difficoltà che ci sono state imposte dalla pandemia”.