È un eterno cantiere quello in cui vivono i residenti del quartiere attorno alla stazione ferroviaria Aurelia. A pochi chilometri dal Gra l’infrastruttura versa nel degrado, tra vegetazione incolta e rifiuti abbandonati. È uno dei confini del Municipio XII, ma è anche la principale porta d’accesso alla Capitale: da qui passano turisti e capi di Stato diretti al centro di Roma o in Vaticano, dopo esser sbarcati negli aeroporti romani. Quello che preoccupa maggiormente i cittadini, però, è la mancanza, ormai cinquantennale, delle opere di urbanizzazione primaria e dei servizi.
I RESIDENTI NON NE POSSONO PIU’. E APPARE IL CARTELLO: ‘MO BASTA, SO 30 ANNI’ –Marciapiedi, aree verdi, parcheggi: manca tutto tra le stradine che si dipanano alle spalle della stazione. E qualche giorno fa, lungo una delle vie, è spuntato un cartello bianco con una scritta nera attorno a un palo: “Basta cemento. Vogliamo servizi, aree verdi, strade sicure e decoro. Mo basta, so’ 30 anni”.
LA CEMENTIFICAZIONE SELVAGGIA – “Chiediamo che sia messo un freno alla cementificazione selvaggia”, racconta Marco Donati del Comitato Stazione Aurelia. Le famiglie infatti si sono riunite in un comitato, con l’obiettivo di far rete con i comitati di quartiere di altre zone come Vignaccia e Massimina, che lamentano gli stessi problemi. Alcuni da cinquanta, altri da trent’anni, i residenti non ne possono più di parcheggiare lungo le strade, di camminare tra i veicoli, di respirare le polveri delle palazzine in costruzione che spuntano come funghi, di spostarsi in altre zone per trovare spazi di aggregazione, come parchi, panchine ed aree verdi, o anche i più elementari servizi, sia pubblici che commerciali. Nel quartiere c’è una parrocchia con un ampio spazio all’aperto, ma va raggiunta comunque in macchina e affaccia su una via a scorrimento veloce: sulla strada non ci sono strisce pedonali, figurarsi il marciapiede. Il confine tra le case e la carreggiata è segnato solo da una striscia gialla sull’asfalto. I bus, neanche a dirlo, sono un miraggio. “Mancano i collegamenti più semplici – prosegue Donati – per distanze di un chilometro o due in linea d’aria bisogna cambiare fino a due, se non tre, mezzi del trasporto pubblico”. E ora la popolazione è destinata anche a crescere: nuove palazzine e un complesso residenziale sono in costruzione.
IL CONFRONTO PUBBLICO TRA IL COMITATO ED IL MINISINDACO TOMASSETTI – Così di recente il comitato ha avuto un confronto pubblico in piazza con il presidente del Municipio XII, Elio Tomassetti, che ha offerto rassicurazioni riguardo al suo impegno e spiegato: “L’area deve offrire nuove prospettive superando il suo ruolo di quartiere dormitorio, garantendo dei servizi che anche i cittadini di questo quadrante devono vedersi offerti. Sarà fondamentale in questo la Stazione Aurelia, importante in ottica Giubileo, e che nel prossimo periodo dovrà tornare ad essere un punto di riferimento per la zona. Riteniamo che la politica debba essere sempre fra la gente, non solo in campagna elettorale, e per questo continueremo ad ascoltare i cittadini e stare fra loro”.
IL RUOLO DELLE OPPOSIZIONI MUNICIPALI – Tuttavia nel consiglio municipale le opposizioni vogliono vederci chiaro e stanno facendo pressione per capire esattamente quanti fondi siano stati messi a bilancio per la zona. Le commissioni consiliari dedicate si riuniranno per far luce sulla vicenda. “Ritengo si debba ragionare su un consiglio straordinario sulla stazione Aurelia, in modo da ascoltare i comitati e capire le intenzioni della maggioranza – spiega Pietrangelo Massaro, consigliere di Forza Italia al Municipio XII – è questo il modo corretto di affrontare il problema: il presidente chiarisca, anche davanti alle opposizioni, che progetto ha e quanti fondi ci sono per riqualificare la zona”.