Assessore Alfonsi, una prima domanda generale: quale è, a suo giudizio, la strada da intraprendere in questo quinquennio amministrativo per una Roma più pulita, sia su strada che nei parchi?
“Per garantire la pulizia della città in modalità ordinaria, dopo il grande sforzo compiuto nei primi tre mesi con il piano di pulizia straordinaria, bisogna continuare a lavorare in due direzioni. Innanzitutto migliorare il servizio di raccolta attraverso una completa revisione dei sistemi attuali, che in alcuni casi hanno dimostrato di funzionare male, adattandoli alle caratteristiche specifiche delle varie zone dela città. Questo significa certamente potenziare il porta a porta là dove necessario, ma anche migliorare la raccolta stradale, aiutando i cittadini a conferire correttamente le varie tipologie dei rifiuti attraverso il potenziamento della rete cittadina dei centri di raccolta dove portare tutte quelle tipologie di rifiuti che molto spesso finiscono per essere abbandonati lungo le strade. E poi rimettere in moto il servizio di raccolta per le utenze commerciali, che riguarda soprattutto gli imballaggi e che era stato completamente abbandonato, con la conseguenza disastrosa di intasare completamente i contenitori per la differenziata destinati alle utenze domestiche, soprattutto nelle zone più commerciali della città. Abbiamo già iniziato nei Municipi I e V, e contiamo di estendere il servizio a tutta la città nel più breve tempo possibile. Servirà anche potenziare le attività di controllo, attraverso agenti accertatori di AMA che vigileranno sul corretto conferimento, e l’inasprimento delle sanzioni per farle diventare un elemento di deterrenza nei confronti dei comportamenti scorretti. Aspetti questi ultimi sui quali stiamo già lavorando”.
Quale è, invece, l’altro tema, assessore Alfonsi?
“Il secondo tema è quello di mettere l’Azienda in grado di funzionare al meglio, sia dal punto di vista della dotazione di mezzi che di risorse umane. Già in questi primi tre mesi abbiamo recuperato moltissimi mezzi fermi nelle officine per manutenzioni prolungate e messo in esercizio ulteriori 201 nuovi mezzi a vasca, che entro marzo diventeranno 460. Stiamo inoltre accelerando le procedure per nuove assunzioni; a marzo arriveranno 40 addetti alla manutenzione e 100 nuovi operatori ecologici entro la primavera prossima. Un’operazione di potenziamento che dovrà continuare anche nel futuro”.
Grande lo sforzo per la pulizia straordinaria della città negli ultimi 3 mesi

Altri elementi importanti da sottolineare sul fronte rifiuti e della pulizia della città?
“C’è un aspetto ulteriore, forse il più importante. Dopo aver lavorato intensamente nei per perfezionare gli accordi necessari a garantire gli sbocchi per i rifiuti raccolti ogni giorno in città, mettendo in sicurezza la città rispetto al rischi di nuove crisi, la nostra attenzione si è concentrata sul tema della dotazione degli impianti necessari per consentire alla città di chiudere entro i propri confini il ciclo dei rifiuti. Un lavoro enorme, vista la situazione di arretratezza in cui si trova Roma, sul quale ci siamo cimentati fin dal primo giorno e che rappresenta senz’altro uno degli obiettivi principali di questa Amministrazione”.
Come state operando specificatamente in tal senso?
“Ad oggi abbiamo conferito ad Ama e Acea le deleghe a partecipare ai bandi del PNRR che finanziano impianti per la raccolta e il trattamento dei rifiuti, che prevedono per Ama la realizzazione di 8 nuovi centri di raccolta e il potenziamento di altri due già esistenti, oltre a due impianti anaerobici per il trattamento del rifiuto organico con recupero di energia, un impianto per la carta e uno per la plastica e il multimateriale. Acea presenterà due progetti per ricavare biometano dal trattamento dei residui di lavorazione delle acque reflue e due impianti di essiccazione termica dei fanghi presso la rete dei depuratori di Roma. La stessa ACEA sta lavorando al potenziamento del termovalorizzatore di San Vittore con una quarta linea. Trattare i rifiuti localmente consente di valorizzare economicamente il rifiuto, minimizzare lo scarto finale da conferire in discarica e risparmiare moltissime risorse, oggi spese per trasferire i rifiuti agli impianti che si trovano in Italia e in qualche caso anche all’estero. Rifiuti che possono essere utilizzati per migliorare i servizi di igiene ambientale e per abbassare il livello della TARI pagata dai cittadini romani, che oggi è una delle più alte d’Italia”.