292 milioni di € in arrivo per rinnovare la flotta dei bus elettrici
Fondi a cui accedere per un miliardo e duecentomila euro. E’ un volume di investimenti enorme quello che il Pnrr destina a Roma, pronta così a cambiare volto, a proiettarsi verso l’Europa. Una cifra che sale a un miliardo e mezzo se si considerano i 330 milioni a lei destinati in quanto centro cruciale della Città metropolitana. I principali asset su cui punterà Palazzo Senatorio nell’ambito della gestione delle risorse provenienti dall’Unione Europea riguardano Trasporti, rifiuti, turismo e politiche abitative. Intanto Roma ha vinto il bando sulla Maas (Mobility as a service) da cui arriveranno oltre due milioni di euro per la realizzazione di una App che integra i vettori della mobilità pubblica. “Era uno dei bandi e progetti che l’amministrazione ha preparato in tempi rapidi, si è chiusa a dicembre la presentazione, e Roma ha vinto”, ha spiegato il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ascoltato nel corso della seduta della commissione speciale capitolina sul Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), presieduta da Giovanni Caudo di Roma futura.
L’APP PER LA MOBILITÀ
Per quanto riguarda i trasporti, oltre al bando sulla Maas, “per Roma ci sono risorse già definite: 292 milioni per il rinnovo della flotta dei bus elettrici”, ha illustrato Gualtieri. Sul fronte dei rifiuti, invece, “abbiamo chiesto193 milioni per gli impianti tra Ama e Acea”, ha aggiunto. “Sui rifiuti avremmo voluto un tetto un po’ più alto per una certa tipologia di progetti”, ha precisato Gualtieri, “Ad esempio, sulla raccolta in particolare ci sono10 milioni massimo, è una cifra bassa 10 milioni su 600, è meno del 4,8 per cento della popolazione di Roma, abbiamo chiesto di poter avere più di un progetto, almeno uno per municipio”. Ma questi fondi, va precisato, non sono ancora definitivi.
PIANI PER LA QUALITÀ ABITATIVA
Ancora, sui Piani per la qualità abitativa (Pinqua) “Roma ha avuto 40 milioni di euro. È vero che il limite era basso ma, senza fare polemiche, Roma non ha partecipato al tempo ai progetti bandiera da 100 milioni. I bandi del ministero delle infrastrutture sono equilibrati, ora chiederemo di poter riaprire una finestra sui progetti bandiera che per Roma sono molto importanti”, ha detto Gualtieri. E sull’uso delle risorse per favorire una ripresa del turismo nella Capitale il sindaco ha annunciato: “Incontrerò a breve anche il ministro del turismo, stiamo cercando di capire come valorizzare al massimo queste risorse per fare in modo che abbiano l’impatto migliore possibile per un settore fondamentale”.
I DUBBI DELLE OPPOSIZIONI
Tra le potenziali criticità sollevate dalle opposizioni il rischio rallentamento delle pratiche per la carenza di personale negli uffici capitolini. “Arriveranno 270 tra tecnici e funzionari che impiegheremo molto sul Pnrr”, ha rassicurato Gualtieri riferendosi alle assunzioni a tempo determinato consentite dal governo agli enti locali per la gestione delle pratiche legate ai bandi Pnrr.
“IL PNRR NON È UNA POZIONE MAGICA”
“Bene per tutti i fondi che trasformeranno Roma”, spiega la consigliera Pd Cristina Michetelli vicepresidente della Commissione Pnrr, “Tuttavia se non se ne comprende a fondo la portata, si rischia di attribuire al PNRR il ruolo di pozione magica che tutto risolve, quando invece si tratta di un piano che ha obiettivi e finalità precise, criteri peculiari, tempi e scadenze definite e soprattutto ha necessità di essere affrontato con grandissima serietà e precisione, anche perché il 60% di quei fondi sono in prestito e non a fondo perduto ed andranno restituiti”.
I PROGETTI
I fondi per Roma nel dettaglio? Ci sono i 520 milioni dell’operazione Caput mundi, che saranno destinati a 347 interventi sul patrimonio culturale allo scopo di rilanciare il turismo e l’immagine di Roma a livello internazionale. Trecento milioni sono i fondi già approvati per il progetto di ammodernamento degli studios di Cinecittà, che attraverso il coinvolgimento del centro sperimentale di cinematografia e l’installazione di nuove tecnologie del settore, puntano a restituire a Roma il ruolo di Capitale dell’audiovisivo. Altri 300 milioni per i piani integrati, di cui 200 per la città e 100 per le aree della provincia. Cinquantasette milioni nel Lazio sul bando per la manutenzione e riqualificazione delle scuole. “Procedura in cui Roma Capitale sarà penalizzata poiché i criteri stabiliti, su base nazionale, stabiliscono un tetto massimo di fondi uguale per tutti i Comuni e che quindi non tiene conto della densità di popolazione per area”, specifica Michetelli, “Nel frattempo il sindaco appena arrivato ha creato subito una struttura nuova, finalizzata proprio a spendere i fondi del Pnrr”. In futuro avrà tre sotto articolazioni: una si occuperà della pianificazione strategica, un’altra della trasformazione digitale e una terza sarà chiamata a gestire la cybersecurity, una difesa da possibili attacchi hacker.
I BIODIGESTORI
Coi fondi Pnrr dovrebbero essere realizzati anche due biodigestori a servizio di Ama, la municipalizzata per l’ambiente, da collocare a Casal Selce, nel Municipio XIII, in prossimità della Valle Galeria, e l’altro a Cesano Osteria Nuova nel Municipio XV. I due impianti rientrano in “una delle parti più chiare e dettagliate del programma elettorale. Il biodigestore “non è l’unico impianto che si farà a Roma”, ha tagliato corto Gualtieri replicando al consigliere Pd Antonio Stampete, e al vicepresidente della Commissione ambiente, Nando Bonessio (di Federazione Verdi), entrambi della maggioranza, che avevano espresso perplessità rispetto alla localizzazione dei due biodigestori.