‘LABORATORIO’ PROGRESSISTA PER IL CENTROSINISTRA

Dove la situazione appare certamente più chiara e allineata – almeno rispetto al fumoso e silenzioso panorama elettorale attuale – è nel centrosinistra, che sta governando la Regione Lazio, insieme al Movimento Cinque Stelle. Una mossa, quella messa in campo dal governatore Zingaretti qualche mese fa, che lo salvò di fatto dall’anatra zoppa, danda stabilità alla sua azione di governo, e che oggi può rappresentare certamente una sorta di alleanza elettorale progressista, con grillini e Partito Democratico fianco a fianco per vincere le elezioni 2023 nel Lazio. Di sicuro, vari big regionali del PD, hanno richiesto a più riprese le primarie per incoronare il successore di Zingaretti. Tra questi big figura Daniele Leodori, ma non solo. Entrando nel merito delle candidature alla presidenza, i nomi sono quelli che girano già da un po’ di tempo. I rumors che girano tra i corridoi della Pisana sono legati, ad esempio, a nomi come quello di Bruno Astorre, parlamentare e segretario regionale dei dem; o dell’assessore alla sanità Alessio D’Amato, che sta affrontando in prima linea l’emergenza Covid sul territorio regionale e ha ricevuto recentemente l’endorsement del leader di azione Carlo Calenda. Altro papabile di cui si parla molto è, per l’appunto, Daniele Leodori, attuale vicepresidente della Regione nonché uomo di territorio, storicamente con un gran bacino di voti. Sarà uno di loro ad essere il candidato presidente? Ci saranno altri nomi, magari di proposta grillina o di altre forze di centrosinistra?

I leader Pd chiedono le primarie, mentre Calenda incorona candidato Alessio D’Amato
NEL CENTRODESTRA PARLA SOLO FORZA ITALIA,‘MUTI’ FDI e LEGA
Situazione meno delineata, invece, nel centrodestra che – a giudizio di alcuni – in questi giorni starebbe pagando le conseguenze politiche delle post Quirinarie, con Lega e FdI in rapporti non proprio idilliaci, a livello nazionale. Lega e Fratelli d’Italia che almeno per ora non proferiscono parola sulle elezioni regionali 2023. Nonostante i nomi che circolano da settimane come candidati governatori ci sono eccome e sono vicini proprio ai partiti che ora non parlano: Chiara Colosimo e Francesco Lollobriggida, per FdI, e Claudio Durigon per la Lega. Chi invece parla e ci mette la faccia è Forza Italia.

Questa la posizione di Giuseppe Simeone presidente del gruppo consiliare Forza Italia Lazio: “Le elezioni regionali del 2023 – racconta a Il Caffè – sono una sfida importantissima non solo sul piano politico ma soprattutto perché sono l’occasione per dare una svolta al Lazio dopo dieci anni di sommarietà e pressapochismo che non hanno prodotto sviluppo, crescita, opportunità concrete per le nostre comunità e le nostre imprese. Per questo motivo credo che il centrodestra, e al suo interno ogni singolo partito, debba avere la determinazione e la consapevolezza a trovare una sintesi su progetti e programmi per poi trovare la persona giusta, intesa come candidato presidente, che possa interpretarli e realizzarli con il pragmatismo che la seconda regione d’Italia merita. Sarà un percorso complesso certo ma in cui non possiamo permetterci di compiere passi falsi o di sbagliare e perché questo accade si devono mettere da parte gli interessi del singolo partito e le ambizioni del singolo per lasciare spazio all’interesse esclusivo dei cittadini. Il tempo c’è per definire la strada migliore da intraprendere. Ma si deve iniziare oggi ad aprire una riflessione o il rischio è di farlo scadere nell’immobilismo che offrirà solo l’ennesimo alibi ai nostri competitor politici per avere la strada spianata verso la vittoria. Forza Italia c’è e come sempre è pronta al dialogo con i piedi ben piantati a terra ma uno sguardo fisso sul futuro”. Così invece il consigliere regionale Fabio Capolei: “In vista delle prossime elezioni regionali il centrodestra dovrà muoversi per tempo, e non decidere all’ultimo momento come è accaduto ultimamente nel Lazio e a Roma. Dovrà proporre ai cittadini una candidatura forte e unitaria. Un nome autorevole – confida Capolei a il Caffè – che sia in grado di raccogliere consensi non solo nella nostra comunità, ma anche tra i più moderati, perché alle regionali si vince al primo turno. Mi auguro che il candidato sia indicato da Forza Italia che, al suo interno, ha numerose figure di livello nazionale con queste caratteristiche: persone preparate e con grande esperienza politica e amministrativa”. Insomma, FI chiede dialogo, unità e scelte condivise. Cosa ne penseranno gli alleati di centrodestra?
A destra mentre Lega e FdI litigano, Forza Italia lavora a una sua candidatura