Di questi 330 milioni di euro, quasi 10 sono stati già assegnati all’annualità 2021, circa 25 entreranno nella contabilità dell’anno in corso, il 2022, 19 milioni nell’annualità 2023, quasi 80 nell’annualità 2024, circa 104,5 nell’annualità 2025 e poco più di 92 nell’annualità 2026. Si tratta di importanti risorse e rilevanti stanziamenti che consentiranno alla Città metropolitana di sostenere progetti di rigenerazione urbana attraverso il recupero, la ristrutturazione e la rifunzionalizzazione ecosostenibile delle strutture edilizie e delle aree pubbliche, la realizzazione di progetti legati alle smart cities, all’innovazione digitale e alla mobilità.
IL RUOLO DELLE UNIVERSITÀ
Per meglio intercettare e sfruttare i fondi Pnrr, la Città Metropolitana, ovviamente in collaborazione con il Campidoglio, ha pensato bene di avviare uno schema di protocollo d’Intesa con gli Atenei del Lazio: dalla Università “La Sapienza”, a “Tor Vergata”, da “Roma Tre”, fino all’università della Tuscia” e la “Luiss”. Resta aperta la possibilità da parte dell’Amministrazione di stipulare protocolli con altre università. Il Protocollo si pone scopo prioritario quello di una collaborazione di alto livello, in grado di arricchire il dialogo e mettere in connessione le competenze scientifiche accademiche e quelle tecniche e amministrative, al fine di rafforzare la capacità di accedere e di utilizzare nel modo più concreto i fondi che arriveranno e che saranno necessari per affrontare, anche in un’ottica di area vasta, gli investimenti in materia di rigenerazione urbana e riqualificazione del patrimonio immobiliare pubblico, transizione ecologica e mobilità sostenibile, transizione digitale e progetti di inclusione sociale.
CITTÀ METROPOLITANA E FONDI PNRR
Per la Città Metropolitana, dunque, i fondi Pnrr rappresentano un fondamentale investimento anche alla luce delle molteplici competenze di Palazzo Valentini: ad esempio, in tema di ambiente, per la tutela e la valorizzazione dell’ambiente. Oppure ha competenza su 177 Istituzioni scolastiche per complessivi 340 edifici ubicati in 37 diversi Comuni dell’area vasta, sopratutto in materia di edilizia scolastica. Per non parlare della viabilità: l’ex provincia gestisce circa 2000 chilometri di rete viaria suddivisa in oltre 300. Anche la mobilità e i trasporti rappresentano funzioni centrali della Città Metropolitana, che esercita pure funzioni di pianificazione territoriale generale del territorio metropolitano. E ancora: lo sviluppo economico, sociale e culturale è un altro settore di strategica rilevanza per la Città metropolitana.
“FONDI PNRR IMPORTANTI PER PALAZZO VALENTINI”
Della rilevanza strategica dei finanziamenti del Pnrr ne sono consapevoli anche i consiglieri dell’area metropolitana. Queste le parole di Nicola Marini, capogruppo del Partito Democratico e consigliere di “Le città della Metropoli” a Palazzo Valentini: “I Fondi PNRR assegnati alla Citta Metropolitana – sostiene Nicola Marini – ammontano a circa 260 milioni, di cui circa 80/90 destinati al territorio della ex provincia. Per i Comuni metropolitani i progetti sono incentrati su interventi volti al miglioramento delle condizioni socio culturali, comprese le attività sportive, con specifica attenzione al concetto di integrazione, in particolare dei disabili. Ovviamente, è una importante occasione di sviluppo di tutto il territorio metropolitano e per dare concretezza ai progetti di integrazione multidisciplinari”. Mentre Andrea Volpi, esponente di Fratelli d’Italia e consigliere metropolitano di “Territorio e Partecipazione”, si dichiara pronto a collaborare per il bene del territorio: “Gli enti locali – sostiene Volpi – compresa la città metropolitana di Roma, devono fare l’impossibile per portare a casa i fondi del Pnrr. Noi daremo piena collaborazione, ma è necessario giocare di anticipo informando i comuni delle opportunità previste, snellendo le procedure ancora troppo complicate e difficili da superare con risorse umane ed economiche inadeguate. Faccio parte della commissione della città metropolitana che si occupa di bilancio e Pnrr ed ho chiesto ufficialmente di avere un’agenda dei lavori per favorirne la trasmissione agli enti”.