I FONDI PER IL SUPERBONUS NON BASTANO – A nulla sono valse le varie petizioni per chiedere l’edificazione di cappotti termici, grazie all’adesione al SuperBonus 110%. Primavalle e Torrevecchia rientrano nel Piano Ater 110%, varato dalla Regione Lazio circa 1 anno fa, per la ristrutturazione dell’intero patrimonio edilizio capitolino. Ma i fondi finora stanziati per i lotti di questi quartieri non sono sufficienti. “A Primavalle e Torrevecchia le infiltrazioni d’acqua dai tetti sono un problema diffuso. Ci sono perdite che provocano gocciolamenti direttamente dentro gli appartamenti. In altri casi, gocciolamenti ancora più copiosi si formano nei pianerottoli degli ultimi piani che, creando un velo di acqua che scende sulle scale, mettono a rischio l’incolumità di chi le percorre, spesso donne anziane che rischiano di scivolare e incorrere in infortuni – ha affermato Andrea Cafiero dell’Unione Inquilini Roma Nord – nonostante i residenti abbiano attuato petizioni per aderire al SuperBonus 110% richiedendo i lavori necessari alla realizzazione dei cappotti termici, per risolvere i problemi strutturali di cui sono affetti i tetti delle palazzine stesse, nulla è ancora stato fatto. Nel quadrante sarebbero stanziati dalla Regione solo 800.000 Euro per 25000 appartamenti e sono insufficienti”.
L’INCONTRO CON LA REGIONE – Il 3 febbraio c’è stato un incontro del sindacato degli inquilini con l’assessore alle politiche abitative del XIV Municipio, Simone Conte e l’Ater, in cui non si sono presentati i rappresentanti della Regione. “Chiederò un incontro alla Regione per cercare di vedere come poter risolvere questo problema, per vedere di reperire i fondi necessari per poter costruire il cappotto edilizio, poiché quelli finora stanziati non sono sufficienti”, ha dichiarato Conte.
L’UNIONE INQUILINI CI SPERA ANCORA – “Seguirà un’attenta attività di pressione e di controllo sul proseguimento della situazione in concordanza fra il sindacato e gli inquilini – ha ribadito Cafiero a margine dell’incontro – riguardo al Superbonus del 110%, in virtù della proroga concessa per le case popolari, si rimborserà entro il 31 dicembre 2023 se il 60% dei lavori sarà realizzato entro il 30 giugno 2023. I fondi finora concessi dalla Regione sono completamente insufficienti al fabbisogno di manutenzione da parte dell’Ater, perciò ci spenderemo fortemente per la realizzazione del Superbonus”.