Quartiere che vai, problema e protesta che trovi. Non è una sorpresa, dunque, che nei territori della Valle Galeria e dintorni i comitati siano sul piede di guerra a causa dell’ennesima ipotesi di un impianto per i rifiuti nella zona. Quarant’anni di sversamenti nella discarica di Malagrotta hanno lasciato un segno, in termini di inquinamento ambientale ma anche di gravi ripercussioni sulla salute in tutto il quadrante. I presidenti dei Municipi dei due territori interessati stanno facendo scudo e difendendo le istanze dei cittadini, ma il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha ricordato che “Roma si doterà di impianti” e “i biodigestori erano nel programma elettorale”.
I BIODIGESTORI – Ama, l’azienda capitolina per la gestione del ciclo dei rifiuti, sta partecipando a un bando del Pnrr per realizzare due biodigestori, uno a Casal Selce nel Municipio XIII e l’altro a Cesano nel Municipio XV. I due impianti, che tratteranno i rifiuti organici della Capitale, sono figli della precedente giunta capitolina, targata Virginia Raggi. Già al tempo i residenti ne bocciarono la localizzazione. Ora a respingerla sono anche i minisindaci. Il no all’impianto di Cesano è arrivato con un voto unanime su un atto di contrarietà presentato dalla maggioranza nell’aula del Municipio XV. Anche il Municipio XIII non esclude di fare lo stesso per l’impianto di Casal Selce. “C’è da parte mia una forte contrarietà, come anche tante perplessità nella maggioranza municipale su questo impianto”, ha spiegato la minisindaca Sabrina Giuseppetti. “Il motivo è che sorgerebbe nella Valle Galeria, territorio vicino a Malagrotta e che per anni ha pagato un forte prezzo dal punto di vista ambientale e della salute. Abbiamo sempre detto di no a nuovi impianti in quell’area di periferia che già sconta la mancanza di infrastrutture della mobilità e di servizi di urbanizzazione primaria”, ha aggiunto.
NON CONVINCE NEMMENO LA TOPOLOGIA DI IMPIANTO – Le perplessità dei residenti hanno a che fare sì con la localizzazione, ma anche con la tipologia d’impianto. “Impianti uguali, seppur di dimensioni molto più grosse, ci sono a Padova e Trieste e già lì sono state certificate gravi morie nelle fattorie dei dintorni. L’impianto di Casal Selce sorge proprio nell’agro romano, anche se è lontano dalle abitazioni rischia di inquinare il suolo, già esposto a causa della vicinanza alla discarica di Malagrotta”, spiega Massimo Prudente, presidente del Comitato Valle Galeria Libera.
IL SINDACO GUALTIERI TIRA DRITTO – Il problema dei rifiuti, organico compreso, tuttavia resta. Roma non ha sbocchi e oggi manda i suoi scarti per lo più fuori regione. Così il sindaco, audito nel corso della commissione Pnrr e interpellato da due consiglieri capitolini di maggioranza, Antonio Stampete del Pd e Ferdinando Bonessio di Europa Verde, ha replicato alle polemiche in modo netto: “I biodigestori sono una delle parti più chiare e dettagliate del programma elettorale – ha detto Gualtieri – sono impropri gli accostamenti tra discariche e impianti” e “l’idea che ci saranno impianti e saranno nei territori è confermata, il biodigestore è uno dei vari impianti, è anche un impianto che non ha un impatto diretto”. Resta ora da vedere che tipo di interlocuzione si aprirà, sul tema, tra Palazzo Senatorio e i municipi.