TROPPO SMOG E TROPPE MACCHINE

L’esigenza di adottare questi nuovi modelli è data anche dalla situazione dell’inquinamento che vede la Capitale, nel 2020, con un andamento critico sulle emissioni di Pm10, e per quanto riguarda la concentrazione di biossido d’azoto (40μgr/mc per l’NO2) si sfiora il limite di legge medio annuo. “E questo pur avendo usato l’auto il 20% in meno del 2019, dati riportati e sintetizzati nella pagella alla città di Roma presentata in occasione della tappa della campagna nazionale Clean Cities 2021. Da tenere estremante conto che il 2020 è stato l’anno delle lunghe settimane di lockdown, in cui i chilometri pro-capite percorsi quotidianamente sono diminuiti dell’85%”, ricorda Legambiente. E non dimentichiamoci poi dell’alto tasso di motorizzazione in città: con 62 automobili su 100 abitanti, Roma è tra i più alti d’Italia e d’Europa.
TRAM IN CRISI E TPL A PEZZI
Altro capitolo poco dignitoso è quello dei tram, con Roma che è dotata di soli 31 km di tranvie, niente rispetto ai 187 di Torino o i 180 di Milano. L’età media dei convogli tranviari romani si attesta a 34,1 anni e il 100% hanno oltre 15 anni di vita. Più in generale, la crisi del servizio pubblico di trasporto, è confermato da altri numeri preoccupanti. “Il parametro (fonte ATAC) del numero di passeggeri per abitante in un anno, in pratica il numero medio di viaggi sul trasporto pubblico di ciascun romano, ha subito un tracollo nel 2017 scendendo sotto a 400, dai 513 del 2015, a leggere questo dato negli ultimi 5 anni presi in considerazione (2015-2020) c’è un -36% di utilizzo del TPL che ne dimostra l’inefficacia e la totale sfiducia da parte del cittadino alla quale consegue un maggior uso del veicolo privato con il peso ambientale conseguente. A ciò corrisponde anche il calo dell’offerta di TPL (km-vettura/ab) da 60 a 57 nello stesso arco temporale”, scrive l’associazione ambientalista.
METROPOLITANA CARENTE
Tra le più grandi carenze di Roma figurano poi le metropolitane e la loro totale assenza per gran parte dei quadranti urbani. Il confronto sui km di metro a disposizione dei cittadini di altre città europee è impietoso con 1,4 km di metro ogni 100mila a Roma, (a Madrid 4,5, a Berlino 4,3 e Londra 3,9). Anche il computo chilometri complessivo è altrettanto disarmante con 60 km a Roma, 213 km a Parigi, 402 km a Londra, 294 a Madrid. “Per la fotografia della situazione – puntualizza ancora Legambiente Lazio – vanno aggiunti i tempi di passaggio, la metro B e la diramazione B1 ha frequenza da 4 a 15 minuti, mentre la linea C ha “finalmente visto scendere” in orari di punta, la frequenza a 9 minuti, che diventano 12 negli orari di morbida. In Capitali come Londra, Parigi, Madrid e Berlino le metropolitane hanno tutte frequenze tra i 2 ed i 4 minuti negli orari di punta e tra i 7 ed i 9 minuti negli orari di morbida”. Senza considerare la crisi impietosa delle ferrovie ex concesse, su tutti la Roma Lido, che segna disagi e disservizi quasi quotidianamente.
LE PROPOSTE PER UNA ROMA SOSTENIBILE
Per una mobilità realmente sostenibile, efficiente ed efficace Legambiente propone dunque una serie di azioni: dalla chiusura dell’anello ferroviario alle auto e dalla realizzazione delle stazioni previste alla immissione di tram e bus elettrici. E ancora: più corsie preferenziali, meno spazio alle auto per restituirlo alle persone, corsie per ciclisti e micromobilità elettrica, il Grab; maggior sicurezza per i pedoni, ampliamento delle Metropolitane, più alberi, più marciapiedi e più pedonalizzazioni. Questa la sfida del futuro. Roma e il Campidoglio la vinceranno?