Due su due le richieste presentate dall’Assemblea per la Riapertura di Villa Tiburtina e respinte dal IV Municipio. Durante l’incontro svoltosi il 29 novembre scorso, l’Assemblea di Villa Tiburtina (il poliambulatorio di Rebibbia-Ponte Mammolo chiuso dal 2012) ha evidenziato alcune problematiche sulla sanità territoriale al neo Presidente Massimiliano Umberti, chiedendo che il IV Municipio “si faccia interprete e sostenitore della battaglia per la riapertura di Villa Tiburtina tramite un pronunciamento del Consiglio Municipale, e che si faccia promotore di un incontro in cui siano presenti l’Università La Sapienza, la ASL Rm2, il IV Distretto Sanitario, l’Assessorato alla Sanità della Regione Lazio, la Fondazione L.S.Cenci e una delegazione dell’Assemblea”.
IL RUOLO DEL IV MUNICIPIO – “La risposta è stata che loro, in quanto Municipio, non possono convocare un tavolo con le istituzioni “più grandi”- spiega Rita S., attivista dell’Assemblea – sostenendo inoltre di non avere competenze sulla gestione della sanità in quanto autonomi da tutto ciò che concerne la gestione regionale”.
E QUELLO DELLA REGIONE – Il 12 marzo scorso il vice capo di gabinetto della Regione Velloccia si era impegnato a comunicare all’Assemblea una data, entro un mese, per l’avvio di un tavolo congiunto con l’Assessore regionale alla sanità D’Amato, l’Università e la Asl Rm2. “Ci era stato detto che per Villa Tiburtina sarebbero stati investiti i fondi del PNRR, essendo un presidio socio-sanitario di prossimità- riprende Rita S- tutto questo però non è avvenuto e rischia di finire nel nulla”. L’immobilismo delle istituzioni tuttavia non ha fermato i cittadini che intendono ripartire proprio dal Municipio, chiedendo che la situazione di Villa Tiburtina si affronti al prossimo Consiglio. “Chiederemo al Consiglio municipale di metterla all’ordine del giorno – afferma Luciano I., membro dell’Assemblea – se continueremo però a non ricevere risposte né dalla maggioranza né dall’opposizione, se non verrà discusso nessun emendamento su Villa Tiburtina, torneremo sicuramente alla Regione”.
IL MINISINDACO UMBERTI: “SULLA SANITA’ NON HO COMPETENZE” – La posizione del Presidente del IV Municipio resta ferma. “Sono favorevole all’apertura di più punti di medicina di prossimità possibili perché ritengo che la sanità debba essere dislocata sul territorio – dichiara Umberti – però sul sanitario non ho competenze: le competenze municipali in tema di sanità sono pari a zero”. Una tesi contestata dall’Assemblea, che afferma esattamente il contrario. “Il Municipio ha competenze in ambito sanitario in quanto è co-autore, insieme al Distretto, della realizzazione dei piani socio sanitari di zona – sostiene Giuseppe Evangelista – i Punti non sono solo sociali ma socio-sanitari, come ad esempio i PUA (punti unici di accesso), perciò la competenza è sia del Municipio sia della ASL. I Distretti sanitari corrispondono ai Municipi proprio perché sono definiti in un unico territorio di competenza – aggiunge – pertanto devono stabilire insieme alla ASL i piani socio-sanitari”.
LA VICENDA DI VILLA TIBURTINA NARRATA ANCHE NELL’ULTIMO LIBRO DI ZEROCALCARE – Nell’ultimo libro “Niente di nuovo sul fronte di Rebibbia” anche ZeroCalcare narra la vicenda di Villa Tiburtina. Durante l’evento “Più Libri Più Liberi”, l’artista ha evidenziato la frequente contraddizione tra i proclami e la realtà, specie nelle periferie: “Mentre tutti parlano dell’importanza della sanità territoriale e della prevenzione, in verità poi c’è un posto come Villa Tiburtina dove si sta facendo una battaglia nell’assoluta sordità delle istituzioni”. L’Assemblea non arretra ma vuole sapere se davvero, senza soluzione di continuità, il Municipio “si allinea al silenzio delle altre istituzioni coinvolte o intende intraprendere delle azioni concrete a sostegno della battaglia dei cittadini per la riapertura di un presidio socio sanitario pubblico a Villa Tiburtina”.