A COSA SERVE LA MOZIONE APPROVATA
Con la mozione nello specifico si impegnano il presidente della Regione Lazio e gli assessori competenti in materia su tre assi di intervento che si ritengono prioritari. In particolare l’impegno mira a mettere in campo un Piano regionale di “rientro” sulle liste di attesa, contenente la dotazione finanziaria adeguata per l’implementazione delle piante organiche delle strutture erogatrici, dei macchinari, nonché per consentire un allungamento delle fasce orarie e dei giorni, compresi i weekend in cui effettuare gli esami, per il recupero dell’arretrato, condiviso tra livello regionale e provinciale, in grado di supportare, orientare e accompagnare in modo unitario le singole Asl e Aziende ospedaliere con la definizione di strategie, azioni, risorse economiche, tempistiche precise. Si punta, inoltre, ad agevolare la nascita di centri diagnostici pubblici che contribuiscano all’abbattimento delle liste di attesa e a definire un sistema stringente e costante, almeno trimestrale, di monitoraggio rispetto alla implementazione ed agli effetti del piano al fine di consentire interventi rapidi e risolutivi laddove si verifichino tempistiche più lunghe di quelle previste dalla normativa vigente in materia.
LISTE DI ATTESA: A LATINA IN CODA DA UN ANNO
«Esemplificativo, in tal senso, la situazione drammatica che vive un uomo di Latina in attesa da quasi un anno e mezzo di essere sottoposto ad un intervento chirurgico presso l’ospedale Santa Maria Goretti di Latina – spiega Simeone -. La vicenda, purtroppo, è esemplificativa e rappresentativa della condizione in cui centinaia di cittadini residenti nella provincia di Latina e nel Lazio, versano a causa dei tempi lunghissimi delle liste di attesa. In questa condizione i cittadini della regione sono costretti, se hanno le risorse economiche adeguate, a riversare le richieste sui servizi privati gravando su situazioni, spesso segnate ed acuite da un disagio economico e sociale che la pandemia ha accelerato, di fragilità sotto il profilo della capacità di spesa dei cittadini. Un piccolo passo avanti è stato compiuto ma continueremo a vigilare e sollecitare il presidente Zingaretti a dare attuazione a quanto votato in aula».