Il quartiere Aurelio si è trasformato in una e vera e propria galleria di street art grazie al progetto Gau – Gallerie Urbane promosso da Città ideale in collaborazione con il Comune di Roma. Le campane del vetro hanno preso le sembianze della “selva oscura” di Dante in occasione del settimo centenario della sua morte. L’omaggio dei 30 artisti al sommo poeta ha coinvolto Piazza Irnerio, Via Boccea, Circonvallazione Aurelia, Circonvallazione Cornelia e Via Mattia Battistini, con oltre 34 campane per ogni Canto.
IL PROGETTO – Il progetto, che ha come obiettivo quello di sensibilizzare alla raccolta differenziata, è alla sua quinta edizione e ha coinvolto più di 100 artisti anche nelle due periferie romane di Torpignattara e Centocelle, oltre al quartiere Gregorio VII. “Siamo una realtà che da sempre lavora sul territorio portando in spazi non convenzionali diverse forme artistiche, tra cui la street art – spiega al Caffè di Roma la direttrice artistica del progetto, Alessandra Muschella – tutti ormai sentiamo il tema ambientale come fondamentale e per questo abbiamo voluto unire questi due elementi, da una parte un oggetto di uso quotidiano come la campana del vetro, e dall’altra la nostra arte che fino a qualche anno fa era considerata un atto di vandalismo. Unendoli abbiamo dato vita a una galleria d’arte urbana fruibile da tutti i cittadini”.
LE OPERE – Le opere sono state presentate al pubblico in una serie di appuntamenti che hanno coinvolto l’intero quartiere. Si è partiti il 19 novembre scorso con il laboratorio di riciclo creativo per i bambini “Differenziata Mon Amour /costruisci la tua Città Ideale” nell’istituto comprensivo Borgoncini Duca. Poi il 20 e 21 novembre ci sono state le visite guidate attraverso il quartiere Aurelio per raccontare ai cittadini il lavoro svolto dagli artisti sulle campane.
L’OMAGGIO A DANTE – “Quest’anno abbiamo deciso di omaggiare Dante – aggiunge Alessandra Muschella – cerchiamo di mostrare alle persone come una cosa brutta può diventare bella e per fare questo andiamo nelle zone più problematiche di Roma dal punto di vista della raccolta dei rifiuti, dando un’alternativa di decoro urbano”. I canti di Dante, rivisitati in chiave attuale e secondo la sensibilità dei tanti artisti che hanno preso parte al progetto, sono così usciti dai luoghi classici della cultura per essere raccontati ai passanti nella vita di tutti i giorni. Un modo diverso per mostrare “quanto il sommo poeta fosse un rivoluzionario, un outsider, una mente libera, e raccontasse un grande sogno: un’Italia ideale, come ideale è la città che da 5 anni sta costruendo, con le sue progettualità diffuse, La Città Ideale”. Valeria Comerci