IL ‘CANALE DI SUEZ’ DEL CAPPELLACCIO – Si tratta di una sorta di “canale di Suez” per gli abitanti del quartiere, perché quando il muretto non c’era le auto risparmiavano un lungo giro mentre ora le porta ad allungare fino alla metro Magliana per poi tornare indietro con conseguente aumento di traffico e inquinamento, oltre che di perdita di tempo. Il vicolo connette di fatto due quartieri molto diversi tra loro: la problematica Magliana e il “ricco” Eur. È un punto di passaggio e di transizione tra due “mondi”.
LA STORIA DEL MANUFATTO – In realtà la storia di questo manufatto, sorto in una zona assai degradata e costellata di discariche abusive nascoste nella vegetazione, è lunga e dura da molti anni. Inizia infatti nei primi anni del 2000 quando non c’era niente e tutto funzionava bene, ma un giorno comparve il misterioso manufatto, un po’ come il menhir del film 2001 Odissea nello Spazio. Questo inquietante muretto aveva una capacità diremo magica e cioè esso sorgeva e veniva abbattuto (da chi?) in tempi brevissimi per poi risorgere come l’Araba fenice. Un giorno non c’era e il giorno dopo invece sì, perché veniva edificato di notte, come tante costruzioni italiane. Poi si passò al periodo dei sequestri con il muretto cinto di carte timbrate del Comune e di nastri bianco – rossi, forse dai Vigili. I nastri venivano divelti e poco dopo veniva abbattuto o ridotto o manipolato. Ma tempo qualche settimana il ciclo ricominciava e il muretto ricompariva dal nulla, tutto fresco di calce, come una sorta di fungo urbano dai misteriosi poteri rigenerativi. Spesso venivano posti anche dei grossi massi per evitare il transito.
UN MISTERO LA SUA COSTRUZIONE – Tuttavia Vicolo del Cappellaccio è una strada pubblica che connette appunto via del Cappellaccio con viale Egeo e non una strada privata. Chi abbia costruito il muro è un mistero, uno dei tanti in Italia e non è dato di sapere l’esatto motivo della strana dinamica. A suo tempo, nel 2016, furono anche interessati formalmente i vigili del nono Gruppo settore Edilizia e lo stesso Comune, che diedero ampia rassicurazione di una ispezione con resoconto, ma poi –come spesso accade- non si è saputo più nulla. Vicolo del Cappellaccio è un attraversamento sulla ferrovia per Ostia che sorge su un ponte e quindi ha un interesse strategico per la viabilità di una zona spesso ingolfata dal traffico. Magari si tratta di un manufatto legittimo, o divenuto tale negli anni, oppure magari lo ha tirato su il Comune stesso (ma in tal caso per quale motivo?), ma sarebbe utile capire cosa è successo e quale è stato l’iter seguito, visto che si tratta appunto di una strada pubblica che una volta era fondamentale per la connessione tra il quadrante ovest della Capitale e quello Sud.