LA CHIUSURA DEL 2016 – La struttura venne chiusa e dichiarata inagibile dal sisma del 2016 che colpì il Centro Italia. Quest’ultima ora ha mutato la sua natura: da edificio storico diventerà un polo di turismo accessibile, sociale e giovanile. In un post Facebook la consigliera del Pd in Municipio XV, Agnese Rollo, parla di “un nuovo inizio per il Castello di Cesano Borgo”, evidenziando inoltre tutti gli iter e le lungaggini burocratiche e giudiziarie che hanno portato finalmente all’individuazione dell’ASP Asilo Savoia che assumerà le “vesti” di nuovo soggetto destinatario del patrimonio, del palazzo e delle aree limitrofe. Il nuovo assegnatario, a seguito di una serie di sopralluoghi, ha certificato ed appurato lo stato di avanzato degrado del Castello ed ha subito provveduto ad inviare alla Regione Lazio un progetto per il recupero della struttura monumentale che prevederebbe appunto la realizzazione di un polo di turismo accessibile, sociale e giovanile.
IL NUOVO INIZIO – “Un nuovo inizio per il Castello di Cesano Borgo. Finalmente nei giorni scorsi – si legge nel post Facebook della consigliera Rollo – abbiamo ricevuto con Daniele Torquati l’ultima nota di risposta dalla Regione Lazio sugli sviluppi della consegna del patrimonio del Castello di Cesano Borgo al nuovo ente assegnatario. Con l’approvazione di una mozione in Consiglio Regionale e i documenti in Consiglio Municipale tra il 2017 e il 2018 con cui chiedevamo interventi urgenti di messa in sicurezza per l’aggravarsi dello stato del bene negli anni – viene riportato sempre nel post – oggi possiamo finalmente dire che per il Castello di Cesano Borgo è alle porte un nuovo inizio. Lo scorso novembre era stata infatti avviata una corrispondenza con la Regione Lazio per procedere con un percorso di riqualificazione del castello che ha portato, dopo la rinuncia di un ente nel marzo scorso e la perdita di mesi e mesi di lavoro, all’individuazione dell’ASP Asilo Savoia quale nuovo soggetto destinatario del patrimonio, palazzo e aree limitrofe”.
UNA STORIA TRAVAGLIATA – Il Castello di Cesano, abbandonato già da anni, venne successivamente dichiarato pericolante ed inagibile a seguito del sisma del 30 ottobre 2016. Il movimento tellurico ha indebolito la struttura storica; vennero registrati dei danni nella parte posteriore dalla quale si staccò anche un masso, mentre all’interno alcune parti d’intonaco cedettero crollando al suolo. All’epoca dei fatti a chiudere e dichiarare inagibile il monumento concorsero i Vigili del Fuoco che, con l’ausilio della Croce Rossa, trasferirono altrove una coppia che abitava nell’edificio. Da quella giornata in poi fino all’attuale conversione in polo di turismo accessibile, sociale e giovanile nulla mutò; successivamente venne perfino chiusa una porzione della viabilità pubblica sottostante la struttura monumentale. Dall’interdizione strutturale e dalla chiusura totale del primo tratto di via Tredici Settembre e di parte di Piazza Caraffa, decisioni adottate all’epoca delle scosse dai Vigili del Fuoco per tutelare l’incolumità e per prevenire danni a cose o persone in caso di successivi crolli, ci fu il silenzio più totale intorno al castello, allora rientrante nel patrimonio dell’Ipab-Opera Pia Don Morotti. Oggi invece il paradigma sembra essere mutato. Una “luce in fondo al tunnel” sembra vedersi con il nuovo soggetto destinatario del patrimonio, quale l’ASP Asilo Savoia a cui è stato chiesto un incontro pubblico con la cittadinanza nel Borgo di Cesano. Il nuovo assegnatario provvederà proprio a soddisfare l’espressione riportata dalla consigliera Rollo ossia “il nuovo inizio per il Castello di Cesano Borgo”, recuperando appunto la struttura monumentale con un progetto di polo di turismo accessibile, sociale e giovanile.