I DATI SUGLI OBIETTORI DI COSCIENZA – A dati ancora parziali, ma utili a farsi un’idea, per la Regione Lazio si è parlato di un 55% di obiezione e un 45% di non obiezione per quanto riguarda l’obiezione ospedaliera. In questa cornice, Serenella, operatrice sanitaria che fa parte delle Assemblee delle Donne dei Consultori, non nasconde le sue preoccupazioni per la situazione anche dei consultori regionali: “da tempo è stata approvata la legge sulla RU486 (la famosa pillola abortiva, ndr) nei consultori – dice – ma di fatto soltanto alcuni consultori che la Regione Lazio ha indicato sono attivi in questo senso”. Nella Asl Roma 1 il progetto dell’RU486 è a suo avviso ancora carente: “Ci sono solo due consultori su dodici avviati in questa pratica”, dice. E aggiunge: “Di fatto la RU486 non la si somministra per quelle che sono di fatto tutte le settimane di pertinenza della stessa, ma più che altro solo nelle prime settimane: già se la donna si trova ad essere più in là con i tempi, viene inviata ad un presidio ospedaliero”.
LA CARENZA DI PERSONALE – E’ infatti da poco, afferma Serenella, che i consultori sono stati abilitati a detenere anche un ecografo dentro le stanze della ginecologia. “Ma il problema maggiore – dice – è che forse non c’è personale adeguato e preparato per questa prassi”. Anche sul problema degli obiettori è molto critica: “E’ una vita intera che si fanno concorsi dove non si accettano obiettori, ma poi fondamentalmente gli obiettori sono sempre tanti”. Ultimo problema che ravvisa, lo scarso presidio territoriale: “Ricordo che per legge un consultorio dovrebbe esistere ogni 20mila abitanti – dice – e a Roma siamo ben lontani da questo risultato”.
LA SITUAZIONE DI ROMA NORD – Laura Anelli, Coordinatrice di tutti i Consultori di Roma I (12, in cui sono compresi anche quelli del III e del XV Municipio), è invece positiva sulla situazione dei consultori della Asl Roma 1: “Per quanto riguarda l’obiezione di coscienza, da noi c’è solo una collega che sta andando in pensione ma non abbiamo più preso nessun ginecologo obiettore. Inoltre, non c’è nessuna opposizione all’IVG e siamo gli unici in Italia che facciamo distribuzione diretta dell’RU486. Abbiamo cominciato il 15 marzo in un consultorio in via Tagliamento e il 1° aprile nel consultorio di via Jacobini”. E fra i vari corsi di formazione fatti, anche un corso per IVG farmacologica. “In questo momento – dice Anelli – non abbiamo particolari criticità. La direzione sanitaria ci ha fornito ginecologi, ecografi per l’IVG e anche il farmaco che è peraltro anche costoso”. “Semmai – conclude – quello che manca ai consultori è la visibilità ma stiamo lavorando anche su questo”. Per il IV Municipio, la Referente per la comunicazione della Asl Roma2 è altrettanto incoraggiante: “è uno dei consultori che da subito ha attivato anche la possibilità della pillola dei giorno dopo”, ricorda. “Sul problema del personale nei nostri consultori – aggiunge – se c’è stata una carenza in passato, adesso è stato concluso il concorso per pediatri, è in fase conclusiva quello per psicologi e sta per partire il concorso per assistenti sociali che nel frattempo sono stati incrementati all’interno del consultorio stesso”. Inoltre, si sta aprendo anche il terzo consultorio, temporaneamente chiuso per dei lavori di ristrutturazione, nella zona di Settecamini: il Consultorio di via Rubellia. Infine, tiene a ricordare, “nei consultori sono state inserite tutta una serie di associazioni rivolte agli stranieri, che svolgano un’attività di mediazione culturale nonché linguistica ma anche di attenzione a problematiche che possono avere le donne straniere che si trovano a Roma anche in tema di sessualità e contraccezione”.