UNA VICENDA DECENNALE – Una vicenda che va avanti da più di dieci anni, quando i primi mezzi elettrici, 60 per l’esattezza, furono acquistati e immatricolati tra il 2009 e il 2010 per poi essere progressivamente dismessi, fino ad arrivare al 2017. La difficile manutenzione, il costo eccessivo dei componenti batteria ed altre problematiche tecniche hanno fatto sì che questi mezzi non venissero affatto utilizzati, fino a quando nel 2018 la giunta Raggi, per un costo di quasi 10milioni di euro, annunciava l’ammodernamento dei mini bus elettrici “Gulliver”.
35 VETTURE CHE POTREBBERO ESSERE UTILIZZATE PER MIGLIORARE IL SEVIZIO – Un nuovo blitz, dopo quello del 2014, effettuato dagli esponenti del Carroccio nel deposito della municipalizzata ha ancora una volta evidenziato il totale stato di abbandono, dove appunto “35 vetture elettriche del parco auto ecologiche di Roma Capitale risultano ferme per guasti, lasciate marcire alla faccia del green e dei fondi europei utilizzati per acquistarle”. “Dal 2014 – vanno avanti – nulla è cambiato. In circolazione ci sono solo 24 vetture per 3 linee: 100, 117 e 119 mentre la linea 125 e le circolari shop e cinema sono state soppresse, quando invece il servizio potrebbe essere ampliato in termini di frequenza e aumentate le linee verdi su altri quartieri di Roma. Si parla tanto di mobilità sostenibile, specie per il centro storico, e poi si lasciano inutilizzati decine di bus elettrici. Ci chiediamo – continuano Santori e Picca – se valga la pena sprecare carta per campagne di sensibilizzazione e costruire ovunque piste ciclabili per disincentivare il cittadino all’utilizzo del mezzo privato se poi è la stessa amministrazione capitolina a dar prova di incapacità nel gestire nei fatti le risorse ecologiche a disposizione”. “Inoltre – concludono – al piano superiore del deposito si trovano gli impianti per il caricamento delle batterie delle vetture ecologiche che sono completamente inutilizzati. Pd e M5S sul verde si riempiono la bocca ma nei fatti operano con una gestione dissennata che conferma la loro incapacità nel governare Roma”.
STEFÀNO: “I MEZZI AD OGGI FERMI NON RECUPERABILI” – “A replicare è il presidente della Commissione Trasporti di Roma Capitale, Enrico Stefàno: “Quella da parte di Santori e Picca mi sembra una polemica oggettivamente infondata e lontana dalla realtà – queste le sue parole rilasciate al Caffè di Roma – la gara che era stata pubblicata nel 2018 per il recupero dei mezzi prevedeva un primo applicativo di 25 mini bus elettrici, mentre per i successivi si sarebbe valutato caso per caso, ossia se dalle condizioni dei rimanenti mezzi fosse valsa effettivamente la pena recuperarli. Il numero minimo di mezzi recuperabili era stato quindi stabilito dal bando, ed è quello che nei fatti è stato realizzato. Per cui i veicoli oggi fermi nel deposito non sono nelle condizioni di essere rimessi a posto e, in ogni caso, non erano quelli previsti nel contratto di recupero”. “Riguardo alla 125 – conclude Stefàno – il percorso attualmente è coperto da altre linee”. Piero Zomegnan