Traballa la poltrona di Michele Prestipino, attuale procuratore capo di Roma. Il Tar del Lazio ha accolto due dei tre ricorsi al Tar del Lazio depositati a giugno 2020 da due magistrati suoi diretti concorrenti che avevano messo in dubbio la legittimità della sua nomina da parte del Csm, Consiglio Superiore della Magistratura, per una presunta carenza di titoli. Il Procuratore Prestipino ha già preannunciato un ricorso al Consiglio di Stato, secondo ed ultimo grado della Giustizia Amministrativa, contro la decisione di primo grado del Tribunale Amministrativo.
Un analogo ricorso contro le due sentenze del Tar del Lazio è stato già preannunciato dal Consiglio Superiore della Magistratura, che a maggio 2020, dopo un lungo periodo di vuoto-giudiziario legato anche al ‘caso Palamara’, aveva nominato Prestipino al posto dell’ex capo della Procura, Giuseppe Pignatone, chiamato poi da Papa Francesco a capo della Giustizia della Città del Vaticano.