L’uscita dalla maggioranza del consigliere Filippo Masssimo Errico ha creato un problema non di poco conto al M5s. Nel parlamentino di via Silone, almeno formalmente, non ci sarebbero più i voti per tenere in piedi la Giunta D’Innocenti. Le forze d’opposizione (compresi i quattro ex grillini passati al misto) possono ormai contare su 13 voti, contro i 12 dei 5Stelle. Si apre quindi la possibilità di arrivare al voto sulla sfiducia del Presidente, anche se il percorso non sembra così lineare.
IL NO ALLA SFIDUCIA – A pesare sulla decisione di lavorare per ottenere una sfiducia c’è sicuramente l’avvicinarsi della tornata elettorale. Rispetto a quanto espresso dal resto delle forze di opposizione infatti il consigliere della Lega, Piero Cucunato, non è d’accordo con il presentare una mozione di sfiducia nei confronti del Presidente D’Innocenti: “Non abbiamo intenzione di votare la sfiducia per il Presidente a pochi mesi dalle elezioni. Non vogliamo dare attenuanti al fallimento della maggioranza 5Stelle”.
VERSO UN DOCUMENTO PROGRAMMATICO – La strategia che il consigliere leghista intende attuare è ben diversa. Punta infatti a portare in aula un atto programmatico che impegni giunta e presidente a lavorare su tre tematiche da qui alla fine della consiliatura. Questo documento, che il consigliere assicura essere aperto alla firma da parte di tutti, potrebbe arrivare già nella riunione dei capigruppo prevista per martedì. “Vorremmo impegnare la maggioranza su alcune priorità su cui lavorare da qui alla fine della consiliatura – spiega il consigliere – vorremmo che si ponesse la massima attenzione su strade e arredo urbano, mobilità e viabilità, scuola e servizi”.
LA SFIDUCIA AGLI ASSESSORI – Dal Carroccio arriva però una risposta positiva alla strategia proposta in questi giorni dal Pd, cioè passare per le sfiducie a singoli assessori, prima ancora di coinvolgere la presidenza: “Su questo possiamo discutere – afferma Cucunato – Ma in ogni caso non si deve dare a questa maggioranza fallimentare alcuna attenuante”.